I lavoratori ex Marcegaglia, nuovamente riunitisi in assemblea, congiuntamente alle segreterie provinciali di Fim-Fiom-Uilm, ribadiscono con forza la loro posizione:
la Marcegaglia prima ancora di occuparsi all’acquisizione dell’Ilva avrebbe dovuto risolvere il problema occupazionale dei suoi ex dipendenti che licenziò nel lontano ottobre 2013, pertanto mantenga gli impegni presi e si assuma le sue responsabilità.
Facciamo in modo che a Taranto non si consumi un’ ingiustizia di tali proporzioni.
Il 4 luglio prossimo è previsto un incontro sindacale a Roma, presso il Ministero dello sviluppo economico, per discutere della vertenza in oggetto, pertanto si fa appello al Governo, alla Regione Puglia, alle Istituzioni locali, al nuovo Sindaco di Taranto, affinché prendano posizione a tutela di questi lavoratori ma soprattutto a tutela di questo territorio, già martoriato.
Taranto non può essere solo un’opportunità per la Marcegaglia, così come sta già facendo e così come vuole continuare a fare.
Infatti i suoi capannoni industriali di Taranto, pur essendo vuoti di personale, continuano a garantirle grandi profitti, avendoli tutti rivestiti di pannelli fotovoltaici che le permettono di produrre e vendere energia elettrica.
La Marcegaglia non può chiudere un’azienda, fregarsene dei suoi ex dipendenti e pensare di entrare in Ilva come se nulla fosse mai successo.
La Marcegaglia a Taranto ha delle responsabilità sociali, ha distrutto la vita di 80 famiglie e non può e non deve sottrarsi.
Gli ex lavoratori Marcegaglia Taranto, congiuntamente alle segreterie provinciali di FIM-FIOM-UILM, si riservano, qualora l’incontro romano non producesse novità sostanziali, funzionali ad un reintegro occupazionale, di intraprendere iniziative finalizzate all’esercizio di un loro diritto….quello al lavoro.
Taranto, 29 giugno 2017 Gli ex Marcegaglia e le Segreterie Fim-Fiom-Uilm