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L’elezione di Martino Tamburrano a Presidente della Provincia di Taranto, Amico di lunga data a cui porgo le mie più sincere felicitazioni, come pure quella di tutti e dodici i Consiglieri Provinciali, presenta numerosi aspetti positivi.
In primis rappresenta il ritorno del centrodestra alla guida di una importante amministrazione del Territorio jonico, cosa che non accadeva da lustri ormai, un successo conseguito grazie al lavoro armonico di tutto il Coordinamento provinciale di Forza Italia.
Un successo ancora più significativo se si considera che ben sei dei dodici consiglieri provinciali eletti appartengono alla lista di centrodestra che appoggiava Martino Tamburrano: dalle urne non è dunque uscita, come invece pronosticavano i leader del centrosinistra jonico, quella granitica maggioranza di centrosinistra che avrebbe tenuto in ostaggio Martino Tamburrano, bensì l’esatto contrario.
Apprezzo il senso politico di Martino Tamburrano che, interpretando al meglio la Legge, comunque, ha inteso coinvolgere da subito nel governo della Provincia di Taranto i consiglieri eletti nelle altre liste.
L’elezione però rappresenta un fatto assolutamente nuovo sulla scena politica jonica, una autentica rivoluzione copernicana: tutta la classe dirigente tarantina, di destra di sinistra, ha finalmente deciso il proprio destino in assoluta autonomia, svincolandosi da quelle imposizioni “baricentriche” che da lustri stanno penalizzando il nostro Territorio.
Quelle imposizioni baricentriche che hanno realizzato a Bari un interporto merci mentre il Distripark di Taranto langue, che porteranno l’alta velocità ferroviaria a Bari mentre a Taranto non arrivano più neanche i treni, che hanno trasformato l’aeroporto di Bari in uno scalo internazionale mentre a Taranto non atterrano aerei … .
Bene ha fatto il Coordinamento provinciale di Taranto di Forza Italia a individuare una credibile e condivisa candidatura a Presidente portandola al successo – come pure quelle di tutti i candidati al Consiglio – frutto di un naturale processo di selezione della classe dirigente realizzatosi nel tempo sul Territorio, nel naturale alveo di terra jonica, senza alcuna ingerenza esterna.
La vittoria in questa tornata elettorale, ancorché di secondo livello, indica a tutti noi la strada maestra da percorrere, in assoluta autonomia, per far ritornare il centrodestra alla vittoria: operare in loco e senza ingerenza alcuna, una naturale selezione della classe dirigente, un processo che valorizzi le persone più competenti e quelle con la maggiore esperienza politica ed amministrativa, in modo che queste rappresentino, in occasione delle competizioni elettorali, le candidature naturali espressione del Territorio.
Arnaldo Sala – Consigliere regionale FI