Lo scorso luglio, di fronte alle segnalazioni sullo stato in cui venivano tenuti alcuni gatti feriti e abbandonati nel canile sanitario comunale, ci siamo attivati subito, con senso di responsabilità e profonda indignazione. Abbiamo visto immagini, raccolto testimonianze, ascoltato i volontari e i cittadini. E abbiamo capito che il silenzio non era un’opzione.
Se l’amministrazione non fosse caduta, quella proposta – concreta e già pronta – sarebbe stata portata in consiglio comunale. Ma non ci siamo fermati. Perché questa non è “solo” una questione di animali. È una questione che riguarda il rispetto della vita, la dignità delle istituzioni e la credibilità della politica.
Oggi, come candidati al Consiglio Comunale nella lista del Partito Liberale Italiano, parte della coalizione di centrodestra che sostiene la candidatura a sindaco di Luca Lazzàro, abbiamo deciso di fare un passo in più: inserire l’istituzione del gattile comunale nel nostro programma di governo per Taranto.
Vogliamo che Taranto abbia finalmente una struttura comunale adeguata, sicura e dignitosa, dove accogliere i gatti feriti, malati o non ricollocabili sul territorio. Un presidio di cura e rispetto, dove volontari e operatori possano lavorare con strumenti idonei, regole chiare, trasparenza e controlli efficaci.
La vicenda denunciata la scorsa estate da Rosa Milazzo, volontaria, attivista e membro del direttivo del PLI di Taranto, è solo la punta dell’iceberg di una gestione approssimativa, disumana e troppo spesso ignorata. Animali in sofferenza, locali inadeguati, malattie infettive non isolate, disservizi mai segnalati.
È un sistema che va cambiato dalle fondamenta.
Noi crediamo in una Taranto che guarda in faccia i problemi, che costruisce soluzioni vere, insieme a chi, ogni giorno, si prende cura degli invisibili e degli ultimi.
Per noi non è solo un punto di programma, è una battaglia di civiltà. E vogliamo che diventi il simbolo di una nuova stagione per la nostra città.