La Settimana Santa a Pulsano si arricchisce quest’anno di un’importante novità che segna un ritorno alle radici più autentiche della tradizione. Il pellegrinaggio penitenziale del Giovedì Santo, momento centrale delle celebrazioni pasquali, vivrà un significativo cambiamento nel suo percorso: accanto al tragitto ormai consolidato su via Costantinopoli, alcune coppie di perduni attraverseranno le antiche strade del centro storico, recuperando un cammino che affonda le sue origini nel passato più profondo del paese.
A guidare e organizzare questa rinnovata esperienza spirituale è l’Arciconfraternita del Purgatorio, fondata nel XVII secolo e ancora oggi cuore pulsante della religiosità pulsanese. Da secoli protagonista della Settimana Santa, l’Arciconfraternita ha saputo conservare e rinnovare nel tempo i riti più sentiti, unendo devozione, tradizione e memoria collettiva. Il pellegrinaggio del Giovedì Santo, affidato ai confratelli incappucciati e scalzi — i perduni — rappresenta uno dei momenti più intensi e partecipati di tutta la settimana.
Quest’anno, oltre al tradizionale percorso lungo via Costantinopoli, alcune coppie seguiranno un tragitto rinnovato che le porterà a percorrere via Purgatorio, via Liconti e Largo Oratorio. Durante il cammino, i confratelli si soffermeranno in forma simbolica dinanzi alla chiesetta del Santissimo Sacramento, affacciandosi con un breve saluto devozionale, per poi proseguire verso la chiesa madre di Santa Maria La Nova, dove si concluderà il pellegrinaggio con l’adorazione del Santissimo all’altare della Reposizione.
Il cambiamento, pur nel rispetto della tradizione, restituisce al centro storico un ruolo centrale nella liturgia cittadina, riportando il silenzioso passaggio dei perduni tra le pietre secolari del borgo antico. Il loro passo lento e scalzo, la tunica bianca, il cappuccio calato sul volto e lo struggente suono delle marce funebri, compongono una scena carica di significato. Durante il cammino, incontrandosi, le coppie scambieranno il tradizionale salamlek — un saluto rituale di origine araba che significa “pace a te, fratello” — proprio in segno di fratellanza, riconciliazione e rinnovamento spirituale.
L’intero contesto della Settimana Santa pulsanese si conferma come uno dei momenti più solenni e coinvolgenti dell’anno liturgico. Dalla Domenica delle Palme fino al Venerdì Santo — con la processione dei Misteri — la comunità si raccoglie in un percorso di fede condivisa che attraversa riti, emozioni e silenzi.
Con l’introduzione del nuovo tratto processionale, Pulsano non solo onora la sua storia, ma dimostra anche la capacità di valorizzarla, rendendo viva una tradizione che non smette di parlare al presente. L’Arciconfraternita del Purgatorio continua così a essere il ponte tra passato e futuro, testimone credibile e custode fedele della spiritualità di un’intera comunità.