Le aziende partecipate non sono terreno di conquista. Eppure, in vista delle elezioni comunali del 25 e 26 maggio 2025, a Taranto si respira un clima anomalo: concorsi pubblici accelerati, progetti rispolverati all’improvviso, accordi sindacali rimessi in circolo dopo mesi di silenzio. A dirlo, senza giri di parole, è la UILTRASPORTI Taranto che, con il segretario generale Carmelo Sasso, denuncia una corsa elettorale che sta invadendo spazi che dovrebbero rimanere neutri, gestiti con trasparenza e al di fuori da ogni dinamica di consenso.
“Abbiamo atteso a lungo un segnale di operatività, ma quanto sta accadendo in queste settimane ha il sapore amaro della strumentalizzazione – spiega Sasso –. Progetti, innovazioni, accordi e persino concorsi pubblici appaiono oggi, curiosamente, come priorità irrinunciabili. Peccato che, fino a ieri, nulla di tutto questo sembrasse urgente”.
Il sindacato parla apertamente di “iperattività improvvisa” nelle società a partecipazione pubblica comunale e provinciale. E osserva con attenzione come questo dinamismo sia scoppiato dopo la caduta dell’amministrazione comunale e si sia intensificato con l’inizio della campagna elettorale. “In una di queste realtà – aggiunge – ci hanno persino proposto un accordo sui distacchi sindacali retribuiti, una questione di cui non si parlava da almeno dieci anni. Operazioni che ricordano certe dinamiche da Prima Repubblica e che ci lasciano profondamente perplessi”.
La UILTRASPORTI solleva anche il nodo, mai sciolto, del precariato diffuso. Le aziende partecipate continuano a utilizzare personale a tempo determinato o somministrato, spesso selezionato tramite agenzie interinali o short list. “E ora – denuncia Sasso – assistiamo alla pubblicazione di procedure concorsuali che rischiano di trasformarsi in strumenti per piazzare nomi già scelti. Una dinamica che deve preoccupare, soprattutto perché riguarda realtà pubbliche che dovrebbero dare l’esempio in fatto di regole e trasparenza”.
A preoccupare è anche la situazione di stallo istituzionale. “Abbiamo aspettato pazientemente di comprendere se la Commissaria Prefettizia intendesse nominare dei Commissari per traghettare le tre consorelle Kyma, le Società in House del Comune, ma ad oggi in tal senso non abbiamo ricevuto né rilevato alcun indirizzo né intenzione” – afferma Sasso. Nessun componente dei CDA – spesso nominati da quella stessa politica che ha determinato la fine dell’amministrazione – ha rassegnato le dimissioni. E alcuni di loro risultano già attivi nella competizione elettorale, anche se formalmente non candidati.
“Per rispetto della città, dei lavoratori e della legalità – sottolinea Sasso – chiediamo una sospensione delle attività più delicate fino all’insediamento della nuova amministrazione. In particolare, invitiamo i CDA delle società partecipate a condividere una ‘pausa elettorale’ che eviti qualsiasi decisione su mobilità del personale verticale che orizzontale, modifiche delle piante organiche e nuove assunzioni. È una questione di correttezza istituzionale prima ancora che sindacale”.
Una richiesta, quella della UILTRASPORTI, che assume un significato particolare nel caso della CTP Spa, l’unica società in cui è in discussione il rinnovo della contrattazione di secondo livello. Con una nota ufficiale datata 4 aprile, il sindacato ha chiesto alla direzione aziendale di sospendere il tavolo negoziale e prorogare la validità dell’attuale contratto aziendale fino al 31 dicembre 2025. “Un atto di responsabilità – spiega il segretario – che permetterebbe di affrontare il confronto in un clima più sereno e privo di condizionamenti esterni, evitando il rischio di strumentalizzazioni politiche”.
Ed è qui che Sasso chiarisce ulteriormente la posizione della sigla sindacale: “Chiediamo di tenere le ‘macchine ferme’, almeno fino a quando la nuova amministrazione sarà insediata. Nessuno può usare le società pubbliche per fare campagna elettorale. Non lo permetteremo”.
Questa linea di prudenza – evidenzia Sasso – è in linea con quanto già disposto dal Commissario Prefettizio sul concorso in Kyma Ambiente AMIU, sostanzialmente congelato fino all’insediamento della futura giunta.
“La nostra non è una posizione politica, ma un’esigenza di tutela per lavoratori che troppo spesso sono stati ostaggio di logiche spartitorie – afferma –. Abbiamo atteso che il quadro delle candidature fosse completo per lanciare questo appello alle forze in campo. L’etica e la legalità devono tornare al centro dell’agire pubblico, a partire dalle aziende pubbliche. Chi pensa di piegarle a logiche elettorali sbaglia e troverà in noi un argine attento e determinato”.
La UILTRASPORTI, infine, avverte: “Saremo sentinelle della legalità. Se qualcuno non dovesse resistere alla tentazione di utilizzare le aziende partecipate come leva elettorale, porteremo ogni anomalia nelle sedi competenti. Il futuro della città non si costruisce con scorciatoie né promesse da campagna. Serve serietà, serve visione. E serve rispetto”.