È calato il sipario sulla terza edizione del concorso artistico “Stramassafrarte 2.0”, manifestazione collaterale della “Stramassafra 2.0” ideata dalla asd “Nuova Podistica Massafra” per omaggiare il professore Nicola Andreace, celeberrimo artista Massafrese. L’iniziativa, patrocinata da Comune di Massafra, Sport e Salute Puglia, Regione Puglia, Proloco di Massafra e Galleria Segmenti D’Arte, ha come obiettivi la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale, storico, paesaggistico e ambientale della città di Massafra nonché far conoscere alle giovani generazioni l’artista Nicola Andreace. Egli, fiero delle propri radici e ispirato dalla bellezza della nostra terra, attraverso alcune delle sue opere ha tracciato un percorso ideale fra i diversi monumenti che i podisti, impegnati nella Stramassafra 2.0, potranno ammirare percorrendo le vie della città.
Svoltasi ieri 28 marzo scorso, la cerimonia di premiazione del concorso rivolto alle scuole di ogni ordine e grado si è tenuta nell’auditorium della parrocchia Sacro Cuore di Gesù accogliendo gremito. Massiccia la partecipazione degli istituti comprensivi “San Giovanni Bosco” e “De Amicis- Manzoni” e della sezione Liceo Artistico dell IIS “De Ruggieri” di Massafra.
La partecipazione al concorso è stata per gli studenti occasione di riflessione sulle proprie origini e sulla propria identità ed ha consentito di sviluppare un maggiore senso di appartenenza e di identità. Un’opportunità di ricerca e narrazione dei simboli più rappresentativi del nostro paese ha consentito di rafforzare il legame col territorio attraverso la fantasia e la creatività.
Davvero affascinante osservare le opere in gara, ognuna ha raccontato come i giovani vedono la propria città.
Le origini del concorso
La asd “Nuova Podistica Massafra”, fortemente legata al territorio con lo scopo di valorizzarlo e promuoverlo, in occasione del ripristino della gara podistica “STRAMASSAFRA” ha bandito il concorso artistico “StramassafrArte 2.0” rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado della città sui passi di Nicola Andreace. Il poliedrico artista massafrese ha rappresentato la bellezza della nostra terra fermando il tempo e lo spazio sulle tele, rendendo eterni e senza confini monumenti e visioni del nostro paese.
La firma di Andreace è strettamente legata alla gara podistica, per più di due decenni ne ha interpretato l’essenza mettendo a disposizione il suo talento per la realizzazione della locandina di ogni edizione.
Il connubio sport e arte che caratterizza la “Stramassafra 2.0” affonda le radici nel rapporto di amicizia ed autentica stima che legava Andreace al presidente della “Podistica Massafra” Antonio Martucci, ideatore della “Stramassafra”: «Antonio Martucci – ha ricordato la presidente della “Nuova Podistica Massafra” Marianna Fiorillo – uomo semplice dallo spiccato pragmatismo, ha saputo coinvolgere il maestro in una collaborazione artistica assolutamente avanguardistica, creando quel binomio inscindibile tra arte e sport.»
I dettagli della cerimonia
Ad aprire la serata il saluti della dottoressa Fiorillo che ha dato il benvenuto al numeroso pubblico e presentato l’iniziativa partendo dal bando.
Dalla dottoressa Raffaella Portararo, presidente della Proloco città di Massafra, un ringraziamento ed un plauso tributati agli organizzatori per aver ideato un’iniziativa che coinvolge l’intera città puntando alla valorizzazione del territorio.
Si è entrati nel vivo con la premiazione del contest Instagram“#SPORTACOLORI” lanciato il 21 marzo scorso in occasione dell’evento “Stramassafra a colori” che ha coinvolto oltre 650 studenti. La foto con il motto più significativo legato al claim “Coloriamo lo sport di valori positivi” è stata quella del Centro Diurno SS Medici di Massafra accompagnata dallo slogan “La pace è nelle nostre mani”, messaggio sociale quanto mai attuale.
Un plauso per l’inclusività della manifestazione è arrivato da Maria Rosaria Resta, referente del centro diurno “Santi Medici” di Massafra, la quale ha motivato la scelta del tema.
La cerimonia è poi proseguita con la presentazione della giuria che ha valutato gli 80 elaborati pervenuti presieduta dalle professoresse Tiziana e Lucilla Andreace. A coadiuvarle l’insegnante Fernanda Palmisano, l’artista Francesco Lisi, la professoressa e artista Silvia Castellano e la space designer Gabriella Mastrangelo.
La presidente di giuria Lucilla Andreace e ha tenuto a sottolineare l’altissima qualità delle opere pervenute nonché a ringraziare sentitamente le scuole per la partecipazione e tutti i docenti per l’ottimo lavoro svolto.
Da Tiziana Andreace un ringraziamento alle scuole per la disponibilità mostrata ed un plauso ai giovani per il lavoro svolto. «La qualità delle opere in gara – ha sottolineato la professoressa Andreace – è stata addirittura superiore rispetto allo scorso anno.»
Dall’artista Silvia Castellano la spiegazione dei criteri usati per valutare le opere pervenute.
Tanti i premi assegnati per ogni sezione. La giuria ha istituito anche le sezioni speciali “Ricerca storica”, “Emozione della memoria”, “Sperimentazione artistica” e “Lo sport attraverso gli occhi dell’arte”.
Anche quest’anno per la categoria “Giovani Promesse dell’arte” sono state premiate tre tele realizzate dai ragazzi con disabilità del centro diurno “SS Medici”. Hanno partecipato con entusiasmo al concorso svelando il loro mondo interiore ed evocando, attraverso la pittura, potenti messaggi sociali.
Premiata anche l’opera presentata dall’ indirizzo artistico del “De Ruggieri” con la menzione speciale “Opera in ceramica”.
Corale il plauso tributato dai referenti delle scuole agli organizzatori per la preziosa occasione di crescita e formazione offerta ai giovani.
Puntuali e significative le motivazioni elaborate dalla giuria per ogni opera premiata, non sono mancati gli ex aequo a dimostrare quanto sia stata faticosa la scelta operata dai giurati.
L’edizione 2025 del concorso può quindi essere archiviata con un bilancio positivo. La scoperta dei luoghi più belli della città e la conoscenza di un artista locale di caratura internazionale, hanno suscitato l’entusiasmo e la curiosità dei ragazzi che hanno partecipato non per competere ma per confrontarsi.