Una mattinata diversa, quella di lunedì 24 marzo, per i giovani studenti dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” di Carosino: hanno avuto la possibilità di ascoltare, accanto ai loro nonni, come l’Arma dei Carabinieri affronta e contrasta l’odioso fenomeno delle truffe. Il Comandante della Compagnia Carabinieri di Martina Franca, Capitano Silvana Fabbricatore, accompagnata dal Comandante della Stazione di San Giorgio Jonico, Luogotenente Giancarlo Inguscio, ha “chiamato a raccolta” i parenti di quegli studenti che aveva già incontrato per discutere di altri temi di delicatissima attualità (bullismo, cyberbullismo): proprio in occasione della prima conferenza infatti, alcuni degli studenti, a margine dell’incontro, avevano riferito all’Ufficiale di alcune “chiamate sospette” giunte all’indirizzo dei propri nonni, chiedendo al Capitano se si trattasse di truffe e come agire in tal senso.
L’idea, subito condivisa dalla preside dell’Istituto, è stata allora quella di organizzare una seconda “chiacchierata”, a cui sarebbero stati presenti proprio quei nonni che i nipotini tanto si preoccupavano di difendere.
L’Ufficiale ha così favorito la trattazione dei casi più ricorrenti, degli stratagemmi maggiormente utilizzati dai malfattori, proprio al fine di mettere in guardia, sia le persone più deboli e fragili sia gli attenti nipotini, dai subdoli escamotages di astuti truffaldini che, come ribadito dal Capitano, fanno leva sui sentimenti e sulla solitudine di chi, in buona fede, è disposto a ceder loro anche i preziosi più cari, pur di aiutare quello che gli fanno credere essere un parente in difficoltà.
Indispensabile ribadire un concetto chiave: comporre, con un telefono diverso da quello contattato dai truffatori, il 112. Ci si potrà, solo a quel punto, confrontare con un interlocutore qualificato, in grado di rasserenare la potenziale vittima e di raccogliere in tempo utile tutte le informazioni per incastrare i falsi “avvocati”, “ufficiali giudiziari”, “carabinieri”, “poliziotti”, e così via.