Il fenomeno del mobbing e dei suicidi nelle forze dell’ordine è un tema delicato e purtroppo molto attuale, a tal proposito TarantiniTime ha intervistato Fulvio Costone, segretario generale provinciale di Taranto del sindacato Autonomi di Polizia (ADP).
“Effettivamente il fenomeno del mobbing e dei suicidi nelle forze dell’ordine è un tema molto delicato e purtroppo molto attuale. Gli agenti di polizia, carabinieri, finanzieri e altre forze dell’ordine sono sottoposti a un forte stress lavorativo, dovuto a turni massacranti, carichi emotivi pesanti e, in alcuni casi, a un ambiente di lavoro tossico. Il mobbing si manifesta attraverso umiliazioni, discriminazioni, isolamento e pressioni indebite da parte di superiori o colleghi. Questo può avvenire per motivi gerarchici, rivalità interne o per aver denunciato comportamenti scorretti. Le conseguenze possono essere gravi: ansia, depressione, riduzione dell’autostima e, in alcuni casi, il suicidio.”
Quali sono le cause principali del Mobbing?
“Pressioni gerarchiche e autoritarismo esasperato, ritorsioni per segnalazioni di irregolarità, Marginalizzazione e isolamento professionale, Mancanza di sostegno psicologico”
Negli ultimi anni, i suicidi tra appartenenti alle forze dell’ordine sono aumentati. Il tasso di suicidi tra questi professionisti è spesso più alto rispetto alla popolazione generale, quali sono i fattori di rischio?
“A mio parere i fattori di rischio sono:
• Stress cronico e traumi legati al servizio
• Mobbing e cattive relazioni sul posto di lavoro
• Senso di impotenza e mancanza di supporto
• Problemi personali e lavorativi sovrapposti
• Accesso immediato alle armi da fuoco
Purtroppo il Mobbing nelle Forze dell’ordine è un fenomeno particolarmente grave perché si sviluppa in un ambiente gerarchico rigido, dove il rispetto dell’autorità e la disciplina sono fondamentali. Questo può rendere difficile per le vittime difendersi o denunciare le vessazioni”
Le dinamiche del mobbing nelle forze dell’ordine, a partire dal contesto lavorativo…
“Le forze dell’ordine operano in un ambiente ad alta pressione, con turni pesanti, responsabilità elevate e situazioni di stress costante. In questo contesto, il mobbing può emergere sia tra colleghi sia da parte dei superiori”
Il mobbing segue spesso un’escalation progressiva:
La fase iniziale sono i piccoli episodi di critica o svalutazione, spesso mascherati da “scherzi” o “prove di resistenza”.
• Fase di isolamento: la vittima viene esclusa dai colleghi, le vengono assegnati compiti umilianti o ripetitivi, oppure viene trasferita in sedi scomode senza un motivo valido.
• Fase di demoralizzazione: la persona subisce attacchi alla propria professionalità, viene trattata come incompetente o resa il bersaglio di pressioni continue.
• Fase di estromissione: la vittima si ammala, si dimette o, nei casi più gravi, arriva a gesti estremi come il suicidio.
Quali sono le forme di mobbing più comuni?
• Pressioni psicologiche: ordini contraddittori, svalutazione del lavoro svolto.
• Isolamento sociale: nessuno parla con la vittima, esclusione da attività comuni.
• Delegittimazione professionale: ridicolizzazione, assegnazione di incarichi inutili o troppo gravosi.
• Minacce e ritorsioni: soprattutto per chi denuncia abusi o illeciti.
• Trasferimenti punitivi: mandare la persona lontano dalla propria famiglia o in zone disagiate.
Perché il mobbing è ormai così diffuso nelle forze dell’ordine?
“a mio parere il Mobbing è così diffuso nelle forze dell’ordine in quanto il potere è concentrato nei superiori, lasciando poco spazio alla difesa delle vittime, chi denuncia può essere visto come un “traditore” o un “debole”. Larivalità tra colleghi per avanzamenti di carriera può favorire comportamenti ostili. La Mancanza di supporto psicologico,spesso non ci sono servizi adeguati per affrontare queste problematiche.
Quali sono le conseguenze del mobbing:
“purtroppo con sommo dolore mi sento di dire che le conseguenze sono: Problemi di salute mentale: ansia, depressione, disturbi psicosomatici;
Calo della motivazione e del rendimento: la vittima diventa sempre meno produttiva.
Isolamento sociale e familiare: la pressione subita si riflette anche nella vita privata, nei casi più estremi, la vittima può sentirsi senza via d’uscita e quindi suicidarsi”
Come contrastare il mobbing nelle forze dell’ordine?
• Istituire sportelli di ascolto e supporto psicologico anonimo
• Creare un sistema di segnalazione protetta per chi denuncia abusi
• Migliorare la formazione dei superiori per prevenire atteggiamenti persecutori
• Punire in modo chiaro e trasparente gli abusi di potere
• Sensibilizzare il personale per rompere la cultura del silenzio
Bisogna comprendere che il mobbing è un problema serio che non solo distrugge la vita delle vittime, ma mina l’efficienza e l’integrità delle stesse forze dell’ordine.