In questo periodo ai balconi del centro storico di Grottaglie sono appese tante Quaremme: secondo la tradizione sono fantocci con le sembianze di una vecchina tutta vestita di nero che, come le massaie di un tempo, indossa un fazzoletto scuro sulla testa, uno scialle e “lu sunale”, ovvero il grembiale da lavoro. La Quaremma rimane appesa dal mercoledì delle Ceneri fino al Giovedì Santo, per poi essere bruciata il Sabato santo da un fuoco purificatore che annuncia la Pasqua di Resurrezione.
È un’antichissima tradizione al cui recupero e valorizzazione si sta dedicando da alcuni anni, grazie alla progettista Maria Teresa Marangi che ha ideato l’iniziativa, l’Associazione “Isonomia” attraverso il suo progetto “Rete di Menti” e con il coinvolgimento della comunità: aziende, residenti, associazioni e scuole.
Anche quest’anno Isonomia ha lanciato l’iniziativa “Le vie della Quaremma” che, con il patrocinio del Csv Taranto Ets e del Gal Magna Grecia, prevede il censimento delle Quaremme di Grottaglie la cui posizione e foto sono riportate su una mappa interattiva scaricabile dalle pagine social dell’Associazione, mediante un QR Code sulla locandina o all’url http://bit.ly/4kTLVlj: seguendo la mappa si arriva davanti alla Quaremma di cui si potrà conoscere l’autore e il messaggio che questi ha voluto comunicare.
Alcune Quaremme sono state addobbate, oltre che con oggetti tradizionali dal simbolismo arcaico, anche con nuovi che richiamano tematiche odierne, così la Quaremma di Isonomia, che ha un casco da operaio, è dedicata alle morti bianche e a tutti coloro che vivono un problema di lavoro.
Per il solo centro storico, inoltre, Isonomia ha anche realizzato una cartina cartacea in distribuzione gratuita presso alcuni esercizi commerciali e della ristorazione di Grottaglie.
Sulle pagine social di Isonomia sono disponibili anche informazioni sui ristoranti che hanno aderito all’iniziativa proponendo un “Menu Quaremma” senza carni o insaccati, rispettando così la tradizione della Quaresima, lo stesso che hanno fatto alcuni pizzaioli creando la loro “Pizza Quaremma”!
Isonomia ha nuovamente coinvolto gli istituiti scolastici che hanno realizzato le loro Quaremme appendendole nelle vie del centro storico; gli studenti degli indirizzi “turistico” e “sociale” dell’I.S.S. “Don Milani-Pertini”, inoltre, faranno da guida alle altre scolaresche e a gruppi e comitive che ne faranno richiesta (info 389.2486252 – isonomia2022@gmail.com ) media partner è Ora Quadra oraquadra.info.
«Oltre alla Quaremma, per la prima volta quest’anno – ha spiegato la progettista Maria Teresa Marangi – abbiamo voluto recuperare un’antichissima tradizione che simboleggia la resurrezione di Gesù: abbiamo donato a ogni scuola semi di grano biologico locale che andranno fatti germogliare riponendoli, per una ventina di giorni al buio, in un piattino coprendoli con ovatta mantenuta umida; il Giovedì Santo le scuole potranno donare i piattini con i germogli di grano alle parrocchie per adornare il sepolcro e l’altare fino a Pasqua; è un rito dal fortissimo significato metaforico: infatti il buio simboleggia il passaggio dalle tenebre della morte di Cristo alla luce della resurrezione e, inoltre, il grano germogliato al buio sarà di colore biancastro simboleggiando il corpo di Gesù morto nel sepolcro che, ricevendo la luce, diventerà verde nel giorno di Pasqua riprendendo vita e colore, risorgendo proprio come Gesù».
Il programma delle “Vie della Quaremma” comprende anche altre iniziative collaterali, come “Pensieri della Quaremma con una raccolta di racconti e di poesie, e i “CDoni della Pace” in occasione della Domenica delle Palme.