La Polizia di Stato ha arrestato due giovani tarantini perché ritenuti presunti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
La continua attività antidroga dei Falchi della Squadra Mobile ha permesso di individuare una presunta attività di spaccio in un appartamento sito al piano terra di uno stabile di edilizia popolare in via Machiavelli al Quartiere Tamburi.
I primi sommari sopralluoghi hanno permesso ai poliziotti di notare un consistente movimento di giovani molti dei quali conosciuti come abituali consumatori di sostanze stupefacenti.
Peraltro, l’appartamento – presunta base dell’attività di spaccio – era dotato di un impianto di video sorveglianza che monitorava l’intero perimetro dello stabile e che rendeva ancor più complicato un loro eventuale intervento.
I poliziotti, per poter accedere all’interno di quella casa, hanno provato a confondersi tra i tanti ragazzi in fila per l’acquisto di una dose.
Il poliziotto dopo aver atteso il suo turno trovandosi in presenza di uno dei due presunti responsabili con una mossa fulminea è riuscito a bloccare la porta d’ingresso avvisando tempestivamente i suoi colleghi che hanno impedito a chi ne era in possesso di disfarsi della sostanza stupefacente.
Dopo aver identificato i tanti giovani presenti molti dei quali hanno spontaneamente dichiarato di essere lì per l’acquisto della quotidiana dose di droga, i Falchi hanno iniziato un’accurata perquisizione che ha permesso di recuperare su un mobile della cucina un involucro di cellophane bianco contenente eroina per un peso complessivo di circa 40 grammi, due involucri di cellophane con all’interno circa 2 grammi di cocaina oltre a tutto il necessario per il confezionamento delle dosi di droga.
Inoltre nel borsello di uno dei due giovani sorpresi nella presunta attività illecita sono stati recuperati 265 euro in banconote di piccolo taglio e moneta spicciola, probabile provento dell’illecita attività.
Dopo aver trasmesso gli atti all’Autorità Giudiziaria, i due soggetti – uno di 30 anni con precedenti penali sempre in materia di droga ed il secondo di 26 anni incensurato – sono stati arrestati.
Il 30enne è stato accompagnato presso la locale casa Circondariale, il suo complice è stato posto agli arresti domiciliari.
Per gli indagati vige il principio di innocenza sino alla sentenza definitiva.
I successivi accertamenti hanno permesso di accertare che nell’appartamento di edilizia popolare assegnato alla parente di uno dei due arrestati era stato installato un bypass elettrico che di fatto escludeva la rilevazione dei consumi della fornitura di corrente elettrica.
Il personale specializzato dell’Ente erogatore è intervenuto per ripristinare e mettere in sicurezza l’impianto elettrico.