È ufficialmente tornato il terrore della banda dell’Audi scura, in seguito ai due tentati furti di ieri in abitazioni di Montemesola e Monteiasi.
Un’Audi grigio scuro con vetri oscurati e un’organizzazione apparentemente impeccabile. La banda di ladri specializzata in furti in abitazione ha tentato ben due colpi ieri, ma nessuno dei due è andato a segno, nonostante a Montemesola tutte le telecamere della zona fossero state disattivate a causa di cavi della fibra ottica tranciati. Non è ancora chiaro se il guasto alla linea internet sia stato premeditato e causato dai malviventi, un dettaglio su cui i carabinieri hanno concentrato le loro indagini.
E così, dopo un’estate trascorsa a dare la caccia al suv scuro, Montemesola e Monteiasi sono tornate nel mirino dei criminali. Il primo tentato furto si è verificato ieri pomeriggio intorno alle 17.30 a Montemesola, in via Vittorio Veneto. I ladri hanno citofonato e siccome nessuno ha risposto, pensavano che la casa fosse vuota. All’interno invece c’era un’intera famiglia e i banditi sono stati sorpresi dal proprietario di casa che però non è riuscito a vederli, ma a notare solo l’auto e a prendere il numero di targa. Poco dopo, stesso tentativo con le stesse modalità è stato messo a segno nella vicina Monteiasi.
Una targa che tuttavia risulta appartenere a diversa vettura, di cilindrata inferiore, immatricolata in altra regione. Una tattica questa, utilizzata anche dalla banda che ha seminato il terrore in estate, ma non del tutto sufficiente a definire che si tratti dello stesso gruppo criminale.
Le indagini a cura dei carabinieri della stazione di Montemesola, in sinergia con quelli di Grottaglie, proseguono a ritmo serrato. I sindaci di entrambi i comuni hanno nuovamente chiesto un’intensificazione dei controlli e il sindaco di Montemesola esorta i cittadini anche ad adottare metodi deterrenti come l’installazione di telecamere e sistemi di allarme.
La deterrenza però, non sempre è sufficiente, considerato che in via Vittorio Veneto ci sono almeno cinque abitazioni dotate di telecamere, molte delle quali ieri erano offline per via dei cavi della fibra ottica tranciati e che hanno disconnesso dispositivi sia in quella via che in via Giardini. Una circostanza anche questa tutta da chiarire, poiché potrebbe trattarsi di un evento concomitante, oppure di parte del piano della banda criminale. Se così fosse ciò presuppone che qualche complice o basista, abbia effettuato un preventivo sopralluogo per verificare la presenza di telecamere e ciò non toglie che tale sopralluogo possa essere stato comunque registrato.