Nei giorni scorsi, abbiamo incontrato il commissario per le bonifiche, il professor Uricchio, con cui abbiamo avuto un dialogo schietto e diretto sullo stato attuale dei lavori di bonifica nel SIN di Taranto.
Purtroppo, quanto emerso non lascia spazio a illusioni: nonostante l’impegno pianificatore e progettuale del commissario tutto è fermo per la mancanza della struttura di supporto che possa favorire le attività amministrative. Un immobilismo che non solo impedisce di riportare salute e vivibilità nel nostro territorio, ma blocca anche le prospettive di rilancio economico e occupazionale.
Parliamo di fondi già stanziati, decine di milioni di euro, che potrebbero davvero fare la differenza per la provincia ionica. Questi fondi, se impiegati, potrebbero avviare lavori di bonifica dei terreni e del mare, portando alla creazione di svariati posti di lavoro che darebbero ossigeno a una città che ne ha urgente bisogno.
Ma, allo stato attuale, la struttura commissariale è affidata unicamente al professor Uricchio, priva di una squadra che lo supporti per intervenire efficacemente su un territorio complicato come il nostro. È impensabile che si possa far avanzare un progetto di bonifica di questa portata senza risorse umane e organizzative.
Taranto vive da anni in una situazione ambientale critica, con terreni contaminati e il mare in sofferenza. Sappiamo tutti quanto questa città stia pagando in termini di salute pubblica e di degrado del territorio. E sappiamo anche che una svolta è possibile: da qui potrebbero partire progetti che, oltre a risanare l’ambiente, darebbero all’intera provincia una nuova identità, lontana dalla dipendenza dall’industria pesante, in favore di uno sviluppo sostenibile e diversificato. Questo, però, può avvenire solo se ci sarà un impegno concreto e immediato.
Il Partito Liberale Italiano non intende restare a guardare. Ci batteremo in tutte le sedi istituzionali, a livello locale e nazionale, affinché Taranto non perda l’ennesimo treno per la propria rinascita. I fondi ci sono, le esigenze sono urgenti: quello che manca è la volontà politica di sbloccare una situazione che non può e non deve più aspettare.
Mirko Maiorino, segretario provinciale PLI Taranto