Ancora un furto d’auto ai danni di un lavoratore dell’ex Ilva. A denunciarlo sono Davide Sperti, segretario generale Uilm Taranto e Cosimo Amatomaggi, segretario Uilm Taranto Appalto e territorio.
“Nonostante i nostri appelli alla Prefettura e alle forze dell’ordine – scrivono i sindacalisti – segnaliamo ancora la situazione, ormai insostenibile, dei parcheggi delle portinerie Acciaierie d’Italia, ex Ilva di Taranto. L’ultimo caso riguarda il furto dell’auto di un lavoratore di una ditta dell’indotto siderurgico. L’operaio, terminato il turno di lavoro, si è ritrovato senza la sua Fiat Panda che aveva regolarmente parcheggiato nelle aree di sosta nei pressi dello stabilimento. Ha sporto denuncia per furto.
Da sempre, purtroppo, queste aree parcheggio versano in uno stato di totale abbandono e degrado, diventando terreno fertile per la delinquenza. Quotidianamente, riceviamo le segnalazioni di numerosi lavoratori che subiscono, inermi, atti di vandalismo e furti. Nel luglio scorso abbiamo registrato il caso di un’altra auto rubata ad un lavoratore che si era recato al Servizio Sanitario per le visite annuali e che, all’uscita dallo stabilimento, ha dovuto constatare, con grande rammarico, il furto del proprio mezzo. Oggi abbiamo la denuncia di un nuovo furto d’auto. Tutto questo non è più sostenibile. Tale situazione non solo costituisce un grave problema di sicurezza pubblica, ma alimenta un senso di insicurezza e sfiducia tra i lavoratori, danneggiando l’immagine della città e del territorio circostante. Inoltre, il degrado urbano favorisce l’insorgere di ulteriori atti delinquenziali, contribuendo a un clima di generale insicurezza.
Perciò, come sindacato, ci rivolgiamo nuovamente al prefetto, ma anche al nuovo questore di Taranto, recentemente insediatosi, e alle altre forze dell’ordine, affinché si possa intervenire con urgenza per ripristinare le condizioni di decoro e sicurezza nei parcheggi delle portinerie ex Ilva, attraverso una maggiore sorveglianza e adozione di misure idonee a prevenire ulteriori episodi di criminalità. La presenza di forze dell’ordine e di sistemi di videosorveglianza potrebbero rappresentare un deterrente per i malintenzionati, auspicando che venga ristabilita la legalità e la tranquillità in queste aree, restituendo ai lavoratori la possibilità di vivere in un ambiente decoroso e sicuro”.