Inspiegabile sia a livello umano che organizzativo la posizione di Kyma Mobilità nei riguardi di determinato personale temporaneamente inidoneo alla guida (con patologie mediche, e quindi prescrizioni ricevute finanche dal Medico Competente) collocato in aspettativa, nonostante l’ultimo bilancio d’esercizio storico abbia registrato un risultato economico finale di utile pari a oltre 4.300.000€.
Direttamente coinvolta l’UGL AUTOFERROTRANVIERI, nello specifico il Segretario Territoriale Andrea Basile, insieme ad altri due LAVORATORI, la cui unica colpa è quella di aver contratto, loro malgrado, delle patologie tali da impedire di svolgere la mansione di guida, ma allo stesso tempo ricoprivano la mansione aziendalmente utile quale “capolinea”.
Incomprensibile dove sia l’esubero visto che, dal momento in cui è partita l’aspettativa del personale (dal 9 ottobre 2024) l’Azienda ricorre sistematicamente a metodi a dir poco contraddittori per garantire la copertura delle postazioni del personale collocato in aspettativa:
1) Corresponsione di prestazioni straordinarie, che potrebbero benissimo essere assegnate invece a chi è in regime di retribuzione ridotta;
2) Dall’azienda predisposti eventuali spostamenti concordati di riposi periodici del personale, finalizzati alla copertura delle postazioni vacanti;
3) “Migrazione” di altro personale, dal reparto “verifiche titoli di viaggio” al reparto Capolinea, creando di fatto, una distrazione oltre che una vacanza nel reparto dei verificatori già in carenza organica rispetto il fabbisogno aziendale, con conseguenti mancati proventi in favore dell’azienda legati all’attività di contrasto dell’evasione tariffaria.
In aggiunta a quanto sopra argomentato, intendiamo evidenziare che allo stato attuale, potrebbero esserci diverse postazioni aziendalmente utili, per il personale temporaneamente inidoneo; come ad esempio le varie postazioni occupate da personale assunto con contratti a termine (interinali).
Oltre a determinate postazioni all’interno del deposito aziendale che, si ribadisce, potrebbero essere occupate dal personale collocato in aspettativa, appare opportuno ricordare che il capolinea in Via Lago di Garda “CEP” (chiuso senza valide motivazioni), garantirebbe una postazione il cui presidio, oltre a salvaguardare chi al momento si trova con retribuzione ridotta, una migliore qualità e regolarità del servizio offerto alla cittadinanza ed ai lavoratori.
A rendere ancor più eclatante quanto deciso dall’azienda, è l’episodio del 13 Ottobre u.s., ove i lavoratori hanno assistito incredibilmente alla chiusura del Capolinea del Porto Mercantile, dalle ore 13:00 alle ore 17:30, la cui chiusura ha creato non pochi disagi e molteplici disservizi, in quanto la domenica, gli operatori di esercizio (Autisti), hanno la necessità del cambio bus previsto da programma.
La scrivente intende porre l’attenzione al rispetto delle norme, dei contratti, degli accordi e soprattutto che non si creino situazioni discriminatorie, ricordando inoltre, il principio di uguaglianza e di parità di trattamento di tutti i destinatari, atto a garantire il diritto alla retribuzione necessaria ad assicurare un’esistenza libera e dignitosa.
Ugl Autoferrotranvieri, la cui presenza nei luoghi di lavoro è sempre più radicata, dimostrandosi capace di risvegliare gli animi dei lavoratori (vedi sciopero aziendale del 20 Settembre scorso con circa il 65% di adesione da parte del personale d’esercizio TPL), chiede la sospensione immediata dei provvedimenti di aspettativa, ed un sollecito intervento da parte del Socio Unico, nonché l’Amministrazione Comunale, per far chiarezza e ristabilire correttezza nelle relazioni tra i lavoratori ed azienda.