Calano in valore le esportazioni italiane di prodotti in acciaio, ma, dato più significativo, una delle capitali della siderurgia, Taranto, con oltre 60 anni di storia e gli impianti più grandi d’Europa, esce dalla graduatoria delle prime 20 aree esportatrici di acciaio. Nelle precedenti rilevazioni, Taranto era al 20esimo posto, adesso e’ fuori dalle top 20. E’ emerso dall’analisi dell’Ufficio Studi siderweb dell’export dei principali poli siderurgici nazionali nel primo semestre dell’anno basata su dati Istat. La discesa vertiginosa di Taranto ha una una sola spiegazione: la crisi dell’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, azienda che da mesi marcia con un un solo altoforno su tre e che dovrebbe chiudere il 2024 con una produzione compresa tra 1,9 e 2,2 mln di tonnellate di acciaio.
Questo perché da metà ottobre sarà riacceso un secondo altoforno, l’1, mentre un terzo, il 2, dovrebbe tornare ad essere operativo nei primi mesi del 2025.
Tornando ai dati, Siderweb dice che nel primo semestre 2024, le vendite totali di materiale siderurgico sono diminuite del 15,1% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, per un totale di circa 11,2 miliardi di euro. Le esportazioni dei primi 20 poli siderurgici italiani sono passate da 10,9 a 9,3 miliardi di euro, per un calo del 14,7%. Si conferma leader delle esportazioni siderurgiche italiane la provincia di Brescia, che nei primi sei mesi dell’anno ha esportato prodotti in acciaio per poco più di 1 miliardo di euro, con una quota di mercato del 9,2%. Anche Brescia, però, ha fatto un passo indietro rispetto ai primi sei mesi del 2023: il calo e’ del 21%.
I principali acquirenti dell’acciaio bresciano sono stati Germania e Francia. Seguono, con valori minori, Spagna e Croazia. Al secondo posto in classifica – dice Siderweb – si trova la provincia di Udine che ha registrato una contrazione del 17,1% delle esportazioni, per un totale di 978 milioni di euro (quota di mercato dell’8,8%). Anche per il polo di Udine il principale cliente e’ la Germania, seguita da Repubblica Ceca, Austria e Polonia. Infine, sul terzo gradino del podio tra le province che esportano prodotti in acciaio si trova il polo di Mantova con una quota di mercato dell’8%. Il Mantovano ha venduto nel primo semestre 2024 materiale per 891 milioni di euro, somma che segna una diminuzione del 9,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Le nazioni che hanno acquistato più acciaio mantovano sono state Germania, Francia, Polonia e Austria.