I Carabinieri hanno identificato e denunciato in Procura la coppia, marito e moglie, che nei giorni scorsi ha aggredito una dottoressa un servizio notturno alla guardia medica di Maruggio, nel litorale orientale tarantino. Si tratta di un 44enne e di una 35enne, che rispondono verso la dottoressa di lesioni personali e minaccia. I coniugi, in vacanza nel Tarantino, domenica scorsa, di notte, si sono recati alla guardia medica per un problema sanitario accusato dal figlio minore. Secondo quanto detto dai due genitori, il bambino aveva un corpo estraneo in un occhio, la cui presenza, però, il medico non ha riscontrato in sede di visita. E già qui era nata una discussione tra la coppia e la professionista. Dopo aver visitato il bambino, la dottoressa ha consigliato ai genitori di portare il figlio al pronto soccorso per eseguire accertamenti sanitari più approfonditi. Ma a questo punto è scattata la violenta reazione dei due, che avrebbero inveito contro il medico, accusandolo di non saper svolgere il proprio lavoro, minacciandolo di morte e strattonandolo. La dottoressa e’ stata messa in salvo dai colleghi del 118. La vittima si e’ poi recata alla stazione dei Carabinieri di Maruggio per sporgere querela riferendo di aver subito delle lesioni. I Carabinieri, dopo aver ascoltato i testimoni e visionato le immagini della videosorveglianza, visione delle telecamere di video-sorveglianza, sono riusciti a risalire agli autori.
Inoltre, grazie ad un riconoscimento fotografico effettuato dalla vittima dell’aggressione, è stato possibile avvalorare la tesi investigativa. Di qui l’individuazione della coppia e la denuncia in Procura. A seguito dell’aggressione, intanto, la dottoressa ha lasciato, dimettendosi, il servizio di guardia medica, dichiarando di non sentirsi sicura, anche se l’Asl Taranto, che l’ha invitata ad un confronto, spera che la professionista possa ripensarci.
L’aggressione alla dottoressa ha sollevato molte reazioni di solidarietà, dall’Asl di Taranto all’Ordine dei medici di Taranto, dai sindacati alle forze politiche, per finire al ministro della Salute, Orazio Schillaci.