A metà giugno la FILCTEM CGIL di Taranto aveva lanciato l’allarme.
Più di 700 lavoratrici e lavoratori del settore tessile di Martina Franca rischiano l’espulsione dal mondo del lavoro, in assenza di strumenti di sostegno al comparto e al reddito.
Così quell’allarme è stato colto dalla Regione Puglia, che per mezzo della task force occupazione, presieduta da Leo Caroli, oggi ha convocato le parti per fare il punto della situazione.
Alla riunione barese erano presenti anche le associazioni di categoria di Confindustria e CNA Moda, nonché l’assessore alle attività produttive del Comune di Martina Franca, Roberto Ruggieri.
Si tratta di un passo importante, certo non risolutivo, che si inserisce in un contesto produttivo frequentemente in ombra – afferma Francesco Bardinella, segretario della FILCTEM CGIL di Taranto – perché parliamo di micro-imprese, spesso contoterziste che a volte hanno difficoltà a fare sistema e massa critica, ma anche a costruire un unico cartello vertenziale.
La parcellizzazione del comparto renderebbe “invisibile” la condizione di imprese e lavoratori, ma l’allarme, in provincia di Taranto, resta tutto ed è destinato a diventare un’altra piccola bomba ad orologeria in un contesto già costellato da vertenze e crisi d’impresa.
Parliamo di circa 40 imprese e di un migliaio di lavoratori su cui abbiamo acceso un faro – sottolinea Bardinella – e per cui chiediamo una strategia d’azione precisa che annulli gli effetti della recessione e dall’aggressione dei mercati emergenti.
Appello colto dalla Regione Puglia e dallo stesso Comune di Martina Franca, pronti a puntellare le ragioni dei lavoratori, condividendo con il sindacato anche la necessità di convertire quel distretto della moda in una produzione ad alto valore aggiunto da difendere insieme al lavoro che produce.
Non a caso la Regione Puglia e l’amministrazione civica si sono dette disponibili a sostenere il sindacato che nei prossimi giorni incontrerà il Ministro delle Imprese e del Made in italy, Adolfo Urso per la richiesta di misure di ulteriore sostegno al reddito (oltre la CIG ordinaria) destinate ai lavoratori del settore.
A settembre il tavolo regionale tornerà a riunirsi ma prima di allora la tack force presieduta da Leo Caroli è pronta a dettagliare un piano di ulteriore riqualificazione e formazione del personale e a commissionare un’analisi sulla condizione di salute del comparto TAC (Tessile Abbigliamento Calzaturiero) in tutto il territorio regionale.
Agire sul lavoro ma anche sulla necessità delle imprese di fare sistema – conclude Francesco Bardinella – perché a rischio c’è il lavoro ma anche un asset strategico e storico del manifatturiero della nostra provincia.