Il territorio di Taranto è un’area di crisi complessa le cui ragioni vengono da lontano, con alcune situazioni incancrenite da lustri e lustri.
In questi ultimi anni la città di Taranto e la sua provincia stanno tentando, anche a costo di importanti sacrifici, di dare una svolta al proprio futuro progettando “in casa”, liberandosi di lacci e lacciuoli imposti da anni da terzi, pugliesi e non, un nuovo modello di sviluppo economico e sociale basato sulla sostenibilità, nell’accezione più ampia possibile.
È ormai inimmaginabile un ritorno alle produzioni che negli ultimi decenni hanno certamente prodotto delle ricadute economiche importanti per il territorio, ma mai quanto quelle di cui ha beneficiato l’intero nostro Paese, ma hanno fatto pagare ai tarantini un prezzo inammissibile in termini di salute con un inquinamento che non è stato e non è solo ambientale, ma anche del tessuto sociale e imprenditoriale.
Oltre alle numerosissime azioni di cambiamento che la città ha espresso negli ultimi anni, ora serve una unitaria determinazione del territorio Ionico.
La necessità di una visone metropolitana o di “area vasta” è stata alla base della decisione di sostenere il Sindaco Rinaldo Melucci anche come Presidente dell’ente Provincia.
Le crisi che attanagliano il nostro territorio hanno ora la necessità di un protagonismo provinciale, proprio per quella necessaria visione di insieme di cui ho già detto.
Per questo intendo chiedere al Presidente Melucci ed ai consiglieri provinciali neoeletti di avviare una interlocuzione con le istituzioni regionali e nazionali per affrontare queste criticità.
Non mi aspetto che solo questo ritrovato protagonismo sia la soluzione stessa al problema, ma qualsiasi sia la soluzione sarà il modo migliore per programmare il futuro dell’intera provincia.