Nella giornata del 15 luglio, mi sono recata con altri volontari al canile sanitario del comune di Taranto, in via Galeso, per verificare le condizioni dei gatti che avevo segnalato e che erano stati recuperati dal soccorso veterinario nei giorni scorsi. La situazione che ho trovato è inaccettabile e rappresenta un grave pericolo per il benessere degli animali e la salute pubblica.
Il comune di Taranto dispone di un numero verde per segnalare animali feriti o vittime di incidente. L’ambulanza veterinaria prende l’animale e lo porta in una clinica convenzionata, attualmente la Croce Azzurra. Tuttavia, un veterinario presente al recupero può decidere, basandosi solo su una valutazione visiva e senza mezzi adeguati, se l’animale necessiti di ricovero in clinica o meno. Se decide di no, l’animale viene portato al canile.
Durante la mia visita, ho trovato i gatti in uno stato di grave sofferenza. Erano in iperventilazione, disidratati e in evidente difficoltà respiratoria. La temperatura nella stanza adibita al ricovero dei felini era di 39 gradi, con un solo piccolo ventilatore a disposizione. Alcuni gatti non riuscivano nemmeno a stare in piedi.
Un gattino era chiuso in una gabbia, sulla quale un post-it indicava che aveva la parvovirosi, una malattia altamente infettiva. Questo gattino avrebbe dovuto essere isolato, invece di essere tenuto nella stessa stanza con gli altri.
Abbiamo cercato di alleviare le sofferenze degli animali, bagnandoli leggermente e tentando di sostituire l’acqua nelle loro ciotole. Tuttavia, l’acqua del rubinetto risultava calda anche dopo oltre 20 minuti di scorrimento, dimostrando che nessuno si era preoccupato di fornire acqua fresca agli animali nonostante le alte temperature.
Nessuno degli operatori Kratos, la cooperativa incaricata della gestione del canile, aveva mai segnalato questi gravi disservizi, come invece è previsto dalla convenzione appena stipulata.
Abbiamo immediatamente richiesto l’intervento della garante dei diritti degli animali di Taranto, che è giunta tempestivamente sul posto. Successivamente sono arrivati anche il direttore sanitario del canile, il dott. De Cesare, e altri rappresentanti della gestione del canile, tutti dichiaratisi estranei alla situazione, come se fosse la prima volta che tali condizioni venivano riscontrate.
I gatti sono stati finalmente prelevati e condotti in clinica convenzionata per ricevere le cure necessarie.
È sconcertante notare che l’assessore all’Ambiente Stefania Fornaro, solo pochi giorni fa, abbia pubblicato sui social media immagini di una visita al canile sanitario, dipingendo una realtà che non esiste. Le immagini mostravano un ambiente ordinato e curato, completamente diverso dalla drammatica situazione che abbiamo riscontrato. È inaccettabile che si cerchi di mascherare la verità a scapito della salute e del benessere degli animali.
Questa situazione di grave negligenza è nota da tempo, ma è stata ignorata o nascosta.
Il Partito Liberale di Taranto denuncia fermamente questa condizione e chiede un’immediata revisione delle pratiche di gestione del canile, la verifica dei protocolli di soccorso e l’adozione di misure adeguate per garantire il benessere degli animali.
Invitiamo le autorità competenti a intervenire con urgenza per risolvere questa situazione intollerabile e a prendere provvedimenti contro chi ha permesso che si verificasse.
Rosa Milazzo
Volontaria e attivista, PLI Taranto