Da madre, da tarantina, non posso che ringraziare la tenacia di questi genitori che hanno trasformato il loro dolore in forza, nella forza di una città intera.
La sentenza della Corte di Giustizia Europea parla chiaro: la salute prima di tutto, ed è quello che da anni cittadini e associazioni chiedono che venga riconosciuto in una città deturpata dalla sete di profitto, sulla pelle dei suoi abitanti e dei bambini. Perché il sacrificio di Taranto sono i suoi figli che non sono arrivati a frequentare nemmeno la prima elementare o che quel banchetto lo hanno lasciato vuoto troppo presto.
E’ incredibile come la forza e la determinazione di un gruppo di persone che il dolore più atroce lo ha provato sulla propria pelle, siano riuscite a scalfire la roccia, più delle immense puttanate che in tutti questi anni abbiamo sentito dai nostri politici, Michele Emiliano in testa che, anziché parlare di giornata memorabile, dovrebbe proprio sospendere la sua presenza sui social e tacere.
Non metta le mani su un risultato che è lontano anni luce da quella che è stata la sua politica regionale che non è riuscita nemmeno a permetterci di curarci in questa martoriata città.
Una città malata, inquinata, con i pochi ospedali rimasti in affanno, senza personale, senza più medici generici e con la continuità assistenziale diventata un miraggio.
Taccia Emiliano e tacciano insieme a lui tutti i politicanti che in questi anni hanno fatto orecchie da mercante e adesso sono pronti a salire su un carro che invece li travolge. Travolge il loro immobilismo, le loro politiche infauste, la loro ipocrisia.
Grazie invece all’associazione Genitori Tarantini, a madri e padri di Taranto, genitori orfani, amazzoni di questa terra bella e maledetta. Grazie per averci insegnato che dove la politica fallisce, i movimenti cittadini trionfano. Grazie per averci restituito fiducia.
Stasera osservo mia figlia di quasi due anni, dormire nella sua culla, con uno stato d’animo diverso. Forse è vero, i mostri possono sconfiggerli solo mamma e papà.