Hanno cercato di raggiungere l’aeroporto di Grottaglie poco distante dallo stabilimento proprio mentre erano in arrivo delegazioni straniere per il G7 di Borgo Egnazia, i lavoratori di Leonardo oggi in sciopero, ma sono stati respinti energicamente dalle forze di polizia. Si sono vissuti momenti di tensione durati circa un’ora questa mattina durante le prime quattro ore di sciopero a Leonardo indette dai sindacati metalmeccanici Fim Fiom e Uilm.
I lavoratori che protestano contro il rischio che l’attività si fermi quattro mesi perché Boeing sta ritirando dal sito di Grottaglie meno fusoliere per il 787 – unica commessa dello stabilimento – questa mattina hanno prima manifestato davanti allo stabilimento, dopodiché si sono mossi in corteo lungo la strada che porta all’aeroporto.
“Vogliamo lavorare, vogliamo lavorare” hanno ripetutamente gridato i dipendenti Leonardo cercando di forzare il blocco delle forze dell’ordine. Polizia e carabinieri insieme a uomini in borghese sono però riusciti a respingerli e fermarli mentre alcuni delegati sindacali invitavano i manifestanti alla calma e altri lavoratori invitavano gli agenti a mettere da parte i manganelli. Al di là della pressione e di fasi concitate non ci sono stati incidenti, né altre conseguenze. Il cordone delle forze di polizia ha evitato che i manifestanti raggiungessero l’aeroporto e intralciassero l’uscita delle delegazioni appena arrivate. Tutta l’area in cui gravita l’aeroporto di Grottaglie – inattivo al traffico di linea ma usato per voli privati di Stato ed altre attività – è sotto stretta vigilanza perché usato da alcune delegazioni del G7 e proprio domani gli ospiti del G7 saranno proprio a Grottaglie per visitare alcune botteghe artigiane della ceramica. Lo sciopero a Leonardo prosegue anche nel pomeriggio e in serata con altre otto ore di sciopero complessive e un vertice alla Regione Puglia è stato convocato per il 17 giugno.