Ancora una volta l’Amministrazione Comunale e il Sindaco in primis, balzano agli onori della cronaca “istituzionale” per lo zelo e la perspicacia con cui riescono a far credere di crescere e migliorare il concetto di Policy Innovation.
Nasce a Grottaglie la figura del “Consigliere comunale collaboratore del Sindaco” che tradotta e spiegata al popolo si legge :< Poiché il consigliere comunale in questione non può e non vuole diventare assessore, pena le necessarie dimissioni con la conseguente perdita di ”peso” politico, si provvede a creare una figura nuova di zecca, a cui vengono affidate le stesse identiche deleghe che sin dal primo mandato sono state appannaggio del Consigliere Comunale ora diventato Collaboratore del Sindaco>.
La domanda nasce spontanea! Perché due Professioniste, negli ultimi tre anni, si sono dimesse dalla carica di Assessore?
Politiche agricole, sviluppo rurale e centro servizi per l’agricoltura, verde pubblico, strade rurali, promozione delle tradizioni locali. Non basta più un Assessore per portare avanti queste importanti e pesanti deleghe che il Sindaco ovviamente manterrà solo formalmente, consentendo di fatto al “Consigliere Comunale Collaboratore del Sindaco” di continuare a gestire il tutto senza scalfire il suo “peso politico”.
Assistiamo quindi all’ennesima rappresentazione di “Uno, nessuno, centomila” con un Moscarda questa volta in salsa grottagliese.
Il potere, il potere per il potere, ora tocca a noi! La roccaforte, il palazzo. Il popolo? I bisogni? Le promesse? Per carità tutte cose inutili, ora comandiamo noi! Ma quando ci capiterà mai un’altra occasione così?
E intanto gli sfortunati e vessati cittadini grottagliesi, “proprietari” dei terreni ricadenti nei tristemente famosi Comparti C, assistono attoniti alla grande capacità creativa di un Sindaco, solerte e proattivo verso i suoi sodali e tristemente distaccato e disinteressato per quanto riguarda la risoluzione dei problemi che ormai affliggono tanti nostri concittadini.