Sono stati premiati a Palazzo di Città, alla presenza del vicesindaco Gianni Azzaro e di don Emanuele Ferro, i tre ragazzi che, durante il laboratorio di fotografia organizzato dall’associazione Enogastro Hub nell’ambito delle iniziative di Cozza in the City, spin-off di Ego Festival tutto dedicato alla cozza tarantina presidio Slow Food, hanno realizzato le foto più belle della Città Vecchia.
Un concorso fotografico al quale hanno preso parte una trentina di giovani studenti che frequentano la Basilica di San Cataldo e al termine del quale sono stati individuati i tre finalisti che si sono aggiudicati una macchina fotografica e un corso gratuito con il Circolo fotografico Il Castello, premi offerti dall’associazione Enogastro Hub.
«Occasione unica per riscoprire le bellezze di Taranto – le parole dell’assessore comunale allo Sviluppo economico e vicesindaco Gianni Azzaro –, questo concorso, insieme all’evento Cozza in the City, ha permesso ad alcuni ragazzi di immortalare un’Isola Madre affascinante e che sta recuperando il suo antico splendore. Anche questa iniziativa fa parte di quel cambio di narrazione che vogliamo per Taranto e che ci siamo posti come obiettivo primario».
Cozza in the City non è stato solo un festival che ha celebrato la cozza tarantina presidio slow food, ma una vera a propria azione di marketing territoriale che ha coinvolto i cuochi tarantini e che ha offerto un’immagine della Città di Taranto riletta attraverso le sue peculiarità e la sua storia gastronomica.
«Quello che puntiamo a fare con eventi della portata di Cozza in the City e con questo contest fotografico – il commento di Monica Caradonna, giornalista e conduttrice tv e ideatrice di Ego Festival – è di riaccendere il legame tra Taranto e la sua identità e di trasformare questo legame in una narrazione che punti a cambiare l’immagine esterna della città dei Due Mari. Realizzare poi un contest fotografico in cui abbiamo provato a far aprire gli occhi sulla bellezza che spesso diamo per scontata è stata una rilettura della Città Vecchia attraverso gli occhi di chi la vive».
«Una manifestazione identitaria come Cozza in the City – ha dichiarato il presidente di Enogastro Hub, Emiliano Fraccica –, che è una celebrazione dell’oro nero dei nostri fondali e Presidio Slow Food, affonda le sue radici nella storia di questa città. Siamo felici che anche questi ragazzi ripercorrano queste strade con lo sguardo ammirato, e che ritrovino, attraverso un obiettivo, un senso di identità, un legame di appartenenza verso questa terra».
Di seguito l’ordine dei vincitori con la motivazione, con il primo, Gianluca Dioguardi, che ha visto anche la sua foto diventare una bellissima cartolina.
1° Premio Gianluca Dioguardi:
La foto pur nella sua freddezza cromatica rappresenta uno dei luoghi simboli della città. Un punto di vista dal basso che evidenzia la struttura a tre arcate del ponte di pietra che permette il passaggio delle barche tra i due mari. Ed è proprio quella barca a suggerire quella identità che lega la gente di Taranto ai luoghi e al mare. Alla fine, è proprio questa aromaticità a rendere questa foto unica e interessante.
2° Alessandra Montervino:
Una immagine senza tempo, una immagine che racconta come in qualsiasi momento della giornata e negli anni, chi passa sul lungomare di via Garibaldi, troverà sempre uomini di mare che riparano reti, aggiustano barche, sbarcano pesce. È la Taranto del mare, quel mare che dona i suoi frutti a chi sa raccoglierli.
3° Kassandra Cuscela:
Una fotografia emblematica questa. Le colonne doriche riprese con davanti una cancellata quasi a raccontare come la storia della nostra città è ancora prigioniera del suo destino. Ma l’immagine conserva anche una speranza, Ma l’immagine conserva anche una speranza rappresentata dalla cassa armonica in lontananza simbolo di festa e di fede. Quasi a confermare una città piena di contrasti che ha bisogno di decidere della sua sorte.