Come mangiavano i briganti che, in un passato neanche tanto lontano, trascorrevano la loro esistenza alla “macchia” sul nostro territorio?
A questa e tante altre domande sui loro usi e costumi risponderà “A cena coi Briganti”, la nuova iniziativa enogastronomica del progetto “Azioni di Menti” che continua così il suo percorso alla scoperta dei luoghi più suggestivi, dell’arte e delle tradizioni del territorio del Gal Magna Grecia.
Sarà una cena particolare in cui saranno serviti gli alimenti con cui si cibavano i briganti conservandoli nelle loro bisacce, raccogliendoli in natura o razziandoli nelle masserie: friselle con ricotta forte e pomodori; salame, pecorino e fave; carote finocchi e sedano in pinzimonio; minestra con orzo e legumi con cacio ricotta; uova in brodo con verdure di campo e crostini di pane; ricotta dolce con fichi secchi e vincotto di fichi e mandorle!
I piatti di questa particolarissima cena, realizzati con i prodotti dell’Azienda Agricola Guarini e accompagnati dal vino Nue dell’Azienda Agricola Annicchiarico Salvatore, due partner del progetto “Azioni di Menti”, sono stati ideati e saranno “cucinati” da Maria Carmela D’Acunto, chef de “La Luna nel Pozzo”, e, direttamente dai programmi Rai “La Prova del Cuoco” e “Linea Verde Life”, dalla popolarissima maestra di cucina Palma D’Onofrio: tarantina di nascita, nota al grande pubblico come “Miss Precisetti”, passa disinvoltamente dalla televisione alle numerose lezioni di cucina in tutta Italia, senza mai trascurare la passione per gli studi di enogastronomia.
Ogni pietanza servita nella cena sarà “raccontata” e contestualizzata nella storia del brigantaggio locale da Alfredo Bianchi, importante e linguista e per passione storico della cultura ionica; la serata sarà introdotta dall’intervento della progettista e project manager Maria Teresa Marangi.
La “cena raccontata”, una innovativa iniziativa che unisce l’enogastronomia con la storia e le tradizioni di un territorio, è un format ideato dalla chef Palma D’Onofrio che in questa edizione dedicata ai briganti è realizzato nell’ambito di “Azioni di Menti”.
L’appuntamento è alle ore 20.30 di venerdì 17 maggio, alla trattoria “La Luna nel Pozzo” di Grottaglie, è obbligatoria la prenotazione contattando il cellulare 389.2486252; Media partner dell’evento è OraQuadra oraquadra.info.
Il Progetto “Azioni di Menti”
Il progetto “Azioni di Menti” è finanziato dal Gal Magna Grecia nell’ambito della Strategia di Sviluppo Locale avvalendosi di risorse del FEASR – PSR 2014-2020, in particolare con l’Azione. 3 “Eco-Distretto” per la creazione di una Rete di operatori e soggetti pubblici per favorire la conversione ecocompatibile del territorio.
Partner del progetto “Azioni di Menti” sono Associazione Isonomia, Azienda agricola Guarini Roberto, Azienda agricola Annicchiarico Salvatore, Azienda agricola Crescente Vincenzo, L’Arco di Vestita Daniele, Coop. Sociale Futura Rudiae, Associazione Grott’Art aps e Associazione Il Simposio Dello Ionio.
Con il progetto “Azioni di Menti” si intende valorizzare il turismo rurale locale per uno sviluppo economico e sociale. La costituzione di un’Ats tra aziende agricole, di servizi e associazioni consente di proporre un prodotto unico, caratterizzante il territorio, turismo esperenziale, non di massa che soddisfa le richieste dei turisti di godere di paesaggi, cucina tipica e cultura in maniera sostenibile, lenta e piacevole. Inoltre le aziende agricole sono spinte ad accogliere anche le scolaresche locali e dei territori limitrofi.
Si vuole così partire/tornare alla terra. Un’attenzione particolare nella diversificazione sia del prodotto sia delle tecniche di coltivazione è richiesta alle aziende partecipati partner: il rispetto per l’ambiente e la salute è un punto fermo dimostrando che nel nostro territorio è possibile produrre sano.
Il paesaggio agrario è a tutti gli effetti paesaggio culturale come riconosciuto dall’Unesco e da questo patrimonio si vuole ripartire perché è diretta espressione della “opera congiunta dell’uomo e della natura” dunque racconta la storia. Il paesaggio agrario depositario della memoria del territorio, bene culturale, ma anche espressione di una nuova domanda che gli assegna il ruolo di fattore propulsivo dello sviluppo.
L’apertura alla dimensione territoriale porta l’agricoltura a relazionarsi con le altre attività economiche e a incorporare maggior valore aggiunto con riguardo alla fornitura di un prodotto sempre più complesso e segmentato (nella sua dimensione ricreativa e ambientale) per favorire processi di sviluppo virtuosi all’insegna della sostenibilità.