“Comprare i voti è una pratica illegale e altamente scorretta che inquina il rapporto tra il cittadino e la politica”: lo dice Michele Patano, Consigliere comunale di Taranto Mediterranea, che conferma la centralità della questione morale.
Le notizie di cronaca che giungono da Bari mostrano, pur con il rispetto della presunzione di innocenza, un quadro desolante che mette in luce un vero e proprio sistema per la compravendita di voti in grado di influenzare la politica locale e regionale.
“È un sistema ancora più spregevole e odioso – commenta Michele Patano – perché approfitta meschinamente del bisogno dei cittadini più fragili economicamente che non sanno come sbarcare il lunario, di coloro che hanno bisogno anche di poche decine di euro per fare la spesa. La buona Politica, quella con la P maiuscola, deve aiutare e sostenere questi cittadini non sfruttare il loro disagio”.
“È una delle grandi lezioni che si impara facendo politica “nella strada”, tra la gente e per la gente – afferma poi Michele Patano – vivendo in strutture di prossimità, come i patronati e le parrocchie, dove ascolti le persone e impari a rispettarle, non negli apparati dei grandi partiti che oggi si dedicano principalmente alla gestione del potere”.
“La democrazia si basa sulla libera scelta degli elettori e sulla trasparenza nel processo elettorale – conclude Michele Patano – e l’acquisto di voti mina la fiducia nel sistema democratico e compromette l’integrità delle elezioni. Per questo è fondamentale rispettare i principi democratici e promuovere una cultura di partecipazione politica basata sull’informazione, sul dibattito e sulle idee, non sull’uso del denaro per influenzare il voto”.