Si chiamava Angelo Cotugno e aveva 58 anni. Viveva con la sua famiglia a San Marzano di San Giuseppe, paese in provincia di Taranto di cui era originario. Una persona allegra, solare, gran lavoratore – come lo descrivono alcuni conoscenti – sempre pronto a scherzare e a regalare un sorriso.
Angelo è tragicamente morto questa mattina mentre stava lavorando in un cantiere della futura Regionale 8, la strada che collegherà Talsano ad Avetrana. Era impegnato nella gettata di cemento per la copertura di alcune tubazioni, quando il macchinario ha urtato i cavi aerei di alta tensione, provocando la folgorazione. L’uomo, operaio della Semat, è morto folgorato.
A dare l’allarme sono stati i colleghi che hanno allertato i soccorsi, giunti sul posto in brevissimo tempo. Nonostante le manovre disperate per rianimarlo, però, non c’è stato nulla da fare.
Angelo lascia la moglie e tre figli, una ragazza e due ragazzi. La comunità di San Marzano è scossa da quanto accaduto e chiusa nel dolore. Diversi sono i messaggi di cordoglio giunti in queste ore da sindacati e istituzioni, come il presidente della Provincia di Taranto Rinaldo Melucci.
Sul luogo dell’incidente è giunta anche la polizia scientifica e il pubblico ministero di turno Antonio Natale. La Procura di Taranto ha aperto una inchiesta per appurare l’esatta dinamica dell’incidente e individuare eventuali responsabilità.