Pasquale Antonazzo, segretario Provinciale del Siap di Taranto, sposando la posizione presa a livello nazionale dal segretario generale Giuseppe Tiani che ha proceduto a querela nei confronti di Angelo d’Orsi per quanto proferito in diretta TV, a Quarta Repubblica sulla Polizia di Stato, esprime pieno sostegno e condivisione alle iniziative a tutela dei suoi colleghi.
“Le parole pronunciate da D’Orsi nella serata di lunedì scorso – recita una nota – sono state fonte di profondo sconcerto e disappunto per la nostra istituzione. Le sue dichiarazioni, prive di ogni fondamento e sostegno probatorio, si configurano come atti di infamia e calunnia, nonché un attacco diretto alla dignità e all’onorabilità dei poliziotti italiani, lo stesso approfittando della mancanza di un adeguato contraddittorio, ha diffuso un messaggio fortemente fuorviante e denigratorio nei confronti della Polizia di Stato e dei suoi appartenenti, attribuendo loro comportamenti e motivazioni infondate e diffamatorie.
Le affermazioni fatte riguardo l’uso di violenza da parte dei poliziotti per motivi di invidia sociale e culturale, oltre all’illazione che i poliziotti ricorrano a sostanze stupefacenti per affrontare le pressioni del Servizio di Ordine Pubblico, sono di una gravità inaudita.
Queste accuse ignorano la realtà del profilo formativo e professionale dei giovani poliziotti, molti dei quali in possesso di Titoli Accademici, e denotano una profonda ignoranza in merito alle reali dinamiche e alle sfide che il personale della Polizia di Stato affronta quotidianamente nel corso del proprio servizio. In aggiunta a ciò, il Prof. D’Orsi ha manifestato una conoscenza distorta e imprecisa della storia sociale dei poliziotti e della Polizia di Stato, oltre a interpretare in modo errato il pensiero di figure storiche come Pier Paolo Pasolini, fornendo così una narrazione distorta e priva di qualsiasi fondamento storico e culturale. La Segreteria Provinciale ribadisce il suo impegno nella tutela dei diritti e dell’immagine dei poliziotti, condannando fermamente ogni forma di diffamazione e attacco ingiustificato nei loro confronti. Rimarremo fermi nel difendere l’integrità e l’immagine della Polizia di Stato, pilastro fondamentale dell’ordine pubblico e della sicurezza del nostro paese”.