Progetti PNRR Scuola a rischio: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede investimenti significativi nell’ambito della trasformazione delle scuole italiane in centri di apprendimento innovativi, mirando alla digitalizzazione delle aule e alla formazione del personale. Per dare seguito al PNRR, nei mesi di ottobre-novembre 2023, sono state assunte circa 9.000 unità di personale scolastico attraverso i piani Agenda Sud e PNRR sino al 31.12.2023.
Progetti PNRR Scuola a rischio: la promessa da parte del Ministero e dei sindacati
Per molti mesi, la proroga al 30.06.2024 di tutto il personale ATA aggiuntivo è stata assicurata e garantita dalle forze politiche nonché dalle più rappresentative sigle sindacali; ciò nonostante in data 28.12.2023, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha emesso una nota dirigenziale che ha destabilizzato gli istituti scolastici, creando un inaspettato distinguo tra la situazione dei collaboratori scolastici rispetto a quella degli assistenti (tecnici e amministrativi), prorogando i primi “di diritto” fino al 15 aprile 2024 con fondi statali previsti dalla legge di bilancio e prevedendo per gli assistenti (tecnici ed amministrativi) la sola POSSIBILITA’ di “rinnovo contrattuale” da parte degli istituti scolastici, con possibilità di attivare nuovi incarichi per il personale tecnico e amministrativo già impiegato attingendo ai fondi PNRR, limitatamente al 10% dei costi indiretti dei singoli progetti PNRR.
Reazione degli istituti scolastici italiani
Sono sorte inevitabili ed insormontabili criticità. La maggior parte degli istituti scolastici ha scelto di non rinnovare i contratti del personale tecnico e amministrativo e, quei pochi che han deciso di rischiare, assumendosi la piena responsabilità della propria scelta, si ritrovano ad affrontare una situazione di estrema incertezza sul piano retributivo/contrattuale/gestionale. Ed invero, i fondi sono insufficienti o già impegnati, la gestione contrattuale e fiscale del personale è posta interamente a carico delle segreterie scolastiche, già oberate di lavoro e sotto organico; vi sono, tra l’altro, criticità inerenti la natura dei nuovi contratti e la loro classificazione in tema di tutele, diritti e normativa da applicare nonché la mancanza di chiarezza sui vincoli e i termini contrattuali.
La nota ministeriale ha previsto, di fatto, una gravissima disparità di trattamento tra le figure del personale ATA: da un lato i collaboratori scolastici garantiti e tutelati (i quali NON rientrano tra le figure qualificate riconosciute dall’U.E.) e dall’altro gli assistenti tecnici ed amministrativi (le uniche due figure professionali riconosciute dall’U.E. in tema di progetti PNRR Scuola) rimasti senza lavoro, senza stipendi e senza alcuna certezza.
Gli assistenti tecnici ed amministrativi assunti sono 3.164 e, conseguentemente, in questo momento, altrettante famiglie italiane stanno vivendo momenti di estrema incertezza e profonda delusione per le promesse non mantenute ed aspettative create.
Inoltre, come potrà essere garantito il corretto espletamento dei progetti PNRR negli istituti scolastici italiani, destinatari di ingenti fondi europei PNRR e sprovvisti di quel personale qualificato necessario all’attivazione dei progetti? Si rischia un vero e proprio FLOP!
Cosa si chiede al Ministro dell’istruzione e del merito
In definitiva, il Ministero dell’Istruzione e del Merito dovrà affrontare CON ESTREMA URGENZA le criticità generate dalla distinzione prevista in termini di proroghe tra le diverse figure del personale ATA; si ribadisce che le uniche figure previste e riconosciute dall’U.E. per l’espletamento dei progetti PNRR (assistente tecnicoassistente amministrativo) sono state, di fatto, “SCARICATE” dal Ministero, il quale ha deciso di prorogare i soli collaboratori scolastici (NON riconosciuti dall’U.E.) e ciò rappresenta un vero paradosso!!!
Novità
In data 11.1.2024, il MIUR ha emanato un comunicato con il quale garantiva il “NO-STOP” degli incarichi del personale tecnico-amministrativo PNRR/Agenda Sud, rassicurando le categorie interessate.
Tuttavia, a febbraio inoltrato, non è stata comunicata alcuna risoluzione concreta alle categorie interessate e 3.164 famiglie continuano a sopravvivere senza stipendi, senza lavoro, in sospeso ed in attesa di una determinazione ministeriale che possa cambiare le loro sorti.
Si sono, altresì, svolti tavoli tecnici ed incontri Ministero/sigle sindacali finalizzati alla risoluzione di questa gravissima problematica che abbraccia i lavoratori e rispettive famiglie nonché gli stessi istituti scolastici, sotto organico, i quali difficilmente potranno avviare e portare a termine i progetti previsti dal PNRR, mettendo a rischio il raggiungimento degli obiettivi previsti e, conseguentemente, il corretto proseguo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Ad oggi, ciò che appare inconfutabile è proprio la Resilienza dimostrata dai lavoratori interessati nonché dipendenti pubblici sino al 31.12.2023; persone illuse, rassicurate e fortemente volute dal Ministero e dagli istituti scolastici che, senza alcun preavviso, si son ritrovate ad essere trattate come veri e propri oggetti, sballottate di qua e di là, scaricate, ingannate, deluse e discriminate!