Le attuali gestioni amministrative della Provincia e del Comune di Taranto restituiscono l’immagine esatta di quello che temevamo: l’abbandono totale.
Nel municipio regnano immobilismo e confusione perché la parte politica, impegnata in ben altre faccende, ha abbandonato a se stessi dossier delicatissimi per affannarsi alla ricerca di fantomatiche maggioranze non politiche.
L’ente di via Anfiteatro, invece, viene utilizzato dal suo Presidente come cassa di compensazione. Nessuna scelta viene fatta con l’obiettivo di perseguire la tutela della cosa pubblica e niente viene condiviso con la maggioranza politica. Siamo, quindi, al puro poltronismo.
Aver approvato, ieri, il Dup della Provincia con 5 voti su 12 è lo specchio del caos che regna, con la totale incapacità di coinvolgere gli alleati e la necessità di cercare numeri nell’opposizione, previa compensazione. Anche di questo ci sarà urgenza di discutere, di raccontare la verità sul perché quell’ente non vede da mesi il suo Presidente.
Dopo le mille giravolte di un conducente dalle poche idee e ben confuse, il Partito Democratico ha sempre più chiara la linea da seguire, per scongiurare immobilismo e non disorientare i cittadini.
Non serve spendere soldi sui 6×3, né ripartirne il costo, perché al massimo ci sarebbe da ripartire l’aumento TARI e fare un favore a 200 mila tarantini. Non c’è nemmeno bisogno di fedeltà a un capo ma solo di amore verso la città e di coraggio. Perché è vero, la nostra è una comunità ferita e non ha bisogno di altro dolore, ha bisogno di coraggio ma anche di gratitudine, coerenza, stabilità e serietà.