La fase di test del sistema IT-Alert, in corso in questi giorni, solleva considerevoli interrogativi in merito all’equità e all’attenzione verso specifiche aree del nostro Paese.
La decisione di coinvolgere 12 Regioni italiane in simulazioni di allarme per incidenti nucleari, industriali e crollo di dighe, tagliando fuori la Puglia, ed in particolare la città di Taranto, desta non poche preoccupazioni.
Taranto, con le sue industrie di rilevanza nazionale, risulta inspiegabilmente esclusa da questa iniziativa, nonostante sia nota in tutto il mondo per potenziali rischi significativi.
Ricordiamo, inoltre, la mancanza di diffusione di un piano di evacuazione per incidenti rilevanti presso strutture come Eni o l’ex Ilva e sottolineiamo che i cittadini di Taranto non sono mai stati coinvolti in prove di evacuazione.
La nostra città dovrebbe occupare un ruolo prioritario in iniziative di sicurezza nazionale, e non solo quando si tratta di salvaguardare il PIL, anche a discapito della tutela della salute umana e dell’ambiente.
Il Partito Liberale di Taranto sostiene un approccio che garantisca un trattamento equo per tutte le regioni, assicurando la sicurezza e il benessere della città e della sua popolazione.
Chiediamo un impegno maggiore nella pianificazione e nell’attuazione di misure di sicurezza, affinché la nostra comunità smetta di essere l’agnello sacrificale d’Italia.