Nella crisi di Acciaierie d’Italia, ex Ilva, la priorità delle imprese è la “salvaguardia dei crediti dei fornitori, già pesantemente penalizzati con l’amministrazione straordinaria del 2015”. Lo dice il consiglio generale di Confindustria Taranto, per il quale, a tal proposito, sarebbe già orientamento di Confindustria nazionale riunire “allo stesso tavolo tutte le Confindustrie territoriali coinvolte nella produzione e nella filiera dell’acciaio, e, all’occorrenza, i referenti del Governo, al fine di adottare soluzioni tempestive ed esaustive a beneficio dell’auspicato processo di rilancio dell’acciaieria di Taranto, produttivo e ambientale, che investa contestualmente tutto il sistema siderurgico italiano”.
Confindustria Taranto, ha detto il presidente Salvatore Toma al consiglio generale, chiede “di attivare a breve un tavolo di coordinamento in Confindustria nazionale, all’interno del quale vagliare e trovare soluzioni in merito ai punti ritenuti più urgenti: ristoro dei crediti dell’indotto, eventuale utilizzo di strumenti finanziari ad hoc, nuovo sistema di relazioni industriali che tuteli il ruolo delle aziende fornitrici, garanzie precise per la continuità produttiva dello stabilimento”