“Avevamo auspicato in una ricomposizione, anche se solo temporanea, dell’intera questione, con un accordo fra le parti: così non è stato e non possiamo che prenderne atto, pur con una estrema preoccupazione per il futuro più imminente. La priorità rimane in tutti i casi la continuità produttiva dello stabilimento e la salvaguardia dei dipendenti diretti e indiretti e dell’indotto”.
Così il Presidente di Confindustria Taranto, Salvatore Toma, commenta l’esito del vertice tenuto ieri a Palazzo Chigi fra esponenti del Governo e Arcelor Mittal e conclusosi, per molti versi inaspettatamente, con una rottura fra le parti in campo: da un lato il socio pubblico, Invitalia, e dall’altro il privato, Arcelor Mittal.
Confindustria Taranto, esprimendo forti timori sugli scenari che potrebbero aprirsi a breve per le sorti dello stabilimento – in primis il ricorso all’amministrazione straordinaria già subita pesantemente nove anni fa, che oggi si vorrebbe scongiurare – fa appello al Governo affinché assuma il controllo di tutta la complessa questione e garantisca attraverso tutti gli strumenti possibili la continuità produttiva e occupazionale dello stabilimento.
Allo stesso tempo, l’Associazione si rende disponibile ad ogni occasione di confronto col Governo utile a ricercare soluzioni, anche temporanee, per uscire dalla difficile situazione di impasse per poi arrivare a nuovi, possibili scenari che garantiscano l’auspicata stabilità.