Il carcere di Taranto è parte integrante della città, eppure la classe politica ne è totalmente avulsa e disinteressata. A partire dal Sindaco Melucci, al presidente Emiliano su cui pure ricadono importanti responsabilità. E’ bene ricordare infatti che la sanità penitenziaria è affidata alla Regione. Eppure gravissime sono le denunce che, ancora una volta, sono state messe in luce da un sindacato nell’incuranza dei vertici politici regionali e comunali. Non basta il sovraffollamento con 900 persone ristrette. Il Sappe ha raccontato che nel carcere di Taranto non viene garantito il diritto alla salute, con i detenuti psichiatrici abbandonati a se stessi, malati cronici con carenza di assistenza, e medici che si assentano dal servizio. Invitando le autorità a riflettere sull’alto numero di detenuti morti nel carcere di Taranto “per cause naturali”. Parole di una gravità inaudita, che chiamano alla responsabilità i vertici della All di Taranto e i loro mandanti politici, ma che purtroppo non hanno generato prese di responsabilità dagli stessi. Mentre è la polizia penitenziaria ad interessarsi del rispetto dei diritti dei detenuti, a dimostrazione che la comunità penitenziaria è lasciata sola ad occuparsi di se stessa.
Per tale ragione l’associazione Marco Pannella chiede al Sindaco Melucci, impegnato nell’ennesimo rimpasto di giunta e poltronificio allargato, di procedere immediatamente alla nomina del garante comunale dei detenuti. Sottraendolo alla spartizione politica, ma scegliendo tra chi realmente si occupa dei loro diritti. Una figura che l’intera comunità di Taranto non può più aspettare, più di assessori e inutili staffisti.