Attenti alle difficoltà che vive il settore del commercio locale abbiamo portato in consiglio comunale la questione relativa agli accertamenti Tari che stanno ricevendo gli esercenti tarantini possessori di gazebi funzionali alle proprie attività di bar e ristoranti. Un pagamento che nessuno di loro ha mai effettuato in quanto in fase di rilascio della pratica autorizzativa nessuno mai li ha notiziati del fatto che avrebbero dovuto, secondo il comune di Taranto, pagare anche la Tari atteso che su tali istallazioni è già previsto il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico. Per comprendere la buona fede di questi operatori occorre sottolineare il fatto che il comune stesso non aveva mai chiesto prima il pagamento della Tari su queste installazioni né tramite avvisi di accertamento né con atti iscritti a ruolo né discusso mai di questa tassazione. Oggi d’improvviso si impone il tributo su queste strutture gravando sui destinatari chiedendone il pagamento per gli ultimi cinque anni comprensivi di sanzioni ed interessi per un tributo che di fatto questi contribuenti non hanno pagato sostanzialmente perché non erano a conoscenza di tale obbligo anche perché il comune non ne aveva mai rivendicato la riscossione. Si consideri che le somme richieste sono calcolate sulla base delle aliquote applicate agli esercizi pubblici a cui questi dehors sono dipendenti pertanto trattasi di somme cospicue di diverse migliaia di euro. Vogliamo evidenziare che non si tratta di evasori perché trattasi di commercianti già tassati dal comune, che pagavano quanto sapevano di dover pagare con il comune che non ha sollevato finora alcun tipo di rilievo. Su questa vicenda riteniamo in primis che la direzione tributi a seguito di quanto ora emerso avrebbe fatto bene a darne comunicazione al consiglio comunale, in quanto il consiglio comunale è l’organo competente in materia di regolamentazione dei tributi e che può decidere quindi di cambiare il regolamento esentare queste attività oppure abbattere l’imposizione Tari su questi gazebi.
Noi consiglieri abbiamo preso di questa situazione solo attraverso gli esercenti interessati. Paradossalmente succede che fino all’altro giorno con la normativa covid veniva incentivato l’utilizzo delle aree esterne e sono stati dati dei sostegno ai commercianti mentre oggi con questi accertamenti riguardanti gli ultimi cinque anni, quindi anche per gli anni Covid, praticamente il comune di Taranto richiede tutto in dietro con interessi e sanzioni. Praticamente una beffa per i commercianti tarantini! Pertanto chiediamo al sindaco e all’assessore ai tributi di verificare immediatamente questa situazione della imposizione Tari magari intervenendo con una proposta di modifica al regolamento, visto che su queste installazioni si paga già la Tosap, concordando la stessa anche con le associazioni di categoria che sappiamo oggi essere mobilitate su questo argomento. E’ un momento molto difficile per il settore del commercio per questo continueremo ad approfondire questa vicenda anche dal punto di vista tecnico-normativo per suggerire soluzioni che alleggeriscano o eliminino completamente, tale azione vessatoria dell’amministrazione Melucci nei confronti di bar e ristoranti che si aggiunge al doppio aumento della Tari imposto negli ultimi due anni. Attendiamo quindi risposte immediate e risolutive.