“Su ex – Ilva abbiamo ereditato un disastro ed il Pd a livello locale, regionale e nazionale lo sa benissimo, avendo gestito la situazione fino a un anno fa. Il Pd ha infatti, emesso ben dieci decreti legge su questo stabilimento fino a portarlo all’agonia attuale. Con i provvedimenti dello stesso Pd abbiamo assistito al deconsolidamento della fabbrica, così come chiarito da Franco Bernabè, e si è determinata la crisi finanziaria dell’azienda che oggi, ne immobilizza ogni azione. Per non parlare delle politiche ambientali del tutto inesistenti e lontane dalle reali esigenze dei cittadini e dei lavoratori. Eppure, dopo 10 anni di mal governo, il Pd per il tramite del deputato Pagano e del segretario regionale De Santis, ha il coraggio d’intervenire e addirittura di impartire lezioni agli altri che, faticosamente, stanno lavorando per salvare il salvabile. Hanno forse la memoria corta o sono in malafede. Loro hanno individuato Mittal come contraente, loro hanno provocato il deconsolidamento dell’azienda e la conseguenza impossibilità per l’azienda di accedere al credito bancario, non hanno sostenuto nei fatti le politiche ambientali portando infine, a questa catastrofe. Il Governo, che si è insediato da circa un anno, sta cercando di porre rimedio allo scempio che, ribadisco, loro hanno creato. Rimettere a posto i cocci non è così semplice come invece, romperli. Noi perseguiamo in maniera convinta il processo di rilancio dell’azienda e di decarbonizzazione, consapevoli come sia imprescindibile la collaborazione e l’accordo con il soggetto privato.
In ultimo, è stucchevole la polemica nei confronti del Ministro Fitto, competente anche su questo tema, insieme ad altri colleghi, in quanto ministro con deleghe al Sud ed agli Affari Europee. Purtroppo per il Pd, l’azione del Governo Meloni è unitaria, così come è stato chiarito anche da Palazzo Chigi. Tutti i ministri sono coesi e determinati nel raggiungimento degli obiettivi comuni. Salvaguardare la fabbrica, i lavoratori e la salute dei tarantini è ciò che ci stiamo impegnando a fare. Delle lezioncine da parte di chi è smentito nei fatti ed è stato bocciato dai cittadini non sappiamo che farcene, anche perché si limitano a criticare senza formulare alcuna proposta accettabile, mentre il loro sindaco emette ordinanze per chiudere l’area a caldo e quindi determinare la morte della fabbrica, dell’indotto e la disoccupazione dei lavoratori. Il cortocircuito del Pd lascia senza parole. “
Così on. Dario Iaia, Segretario Commissione Parlamentare Ecomafie/ Coordinatore Provinciale FdI Taranto.