Una donna di 50 anni e sua figlia di 32, sono chiamate a rispondere davanti ai giudici, per aver aggredito una infermiera del pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, lo scorso marzo.
Le due donne dovranno rispondere a vario titolo di lesioni personali ai danni di personale sanitario e minacce.
I fatti sono avvenuti nel mese di marzo quando la 32enne si era recata in pronto soccorso, accompagnata dalla madre 50enne, per il figlioletto. In quell’occasione la 32enne avrebbe avuto una discussione con una dottoressa, non convinta di quanto questa le aveva detto circa la situazione del figlio.
L’aggressione nasce nel momento in cui la 32enne raggiunge l’infermiera scambiandola per la dottoressa con la quale aveva discusso poco prima. Il sanitario ha provato a spiegare alla donna che aveva sbagliato persona, ma in quel frangente la situazione sarebbe degenerata, con la 32enne che avrebbe sferrato un ceffone all’infermiera rompendole gli occhiali.
A quel punto si sarebbe avvicinata anche la madre 50enne che, secondo le accuse, avrebbe minacciato il sanitario.
L’infermiera è stata subito soccorsa riportando ferite giudicate guaribili in oltre 40 giorni e sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno raccolto la denuncia.
La 50enne, mediante i suoi legali, ha chiesto di essere interrogata e ha dichiarato di non aver minacciato l’infermiera, ma di essere intervenuta per sedare gli animi. Le due donne hanno ricevuto qualche giorno fa l’avviso di conclusione indagini firmato dal Pm Enrico Bruschi.