Con lo scopo di rinnovare e ampliare l’offerta di contenuti multimediali rivolta alle scuole e ai partecipanti alle attività di “Citizen science”, la Jonian Dolphin Conservation ha varato un canale online con una serie di dieci podcast, un’attività realizzata con l’agenzia “Loquis” che gestisce la prima piattaforma italiana di travel podcast!
I dieci podcast, in lingua italiana e inglese, sono geolocalizzati e possono essere ascoltati inquadrando i QR Code posizionati in diverse location: presso il punto di imbarco e sui due catamarani della JDC, nonché lungo un percorso nella sede Ketós Centro euromediterraneo del mare e dei cetacei. Tutti i podcast possono essere ascoltati gratuitamente anche collegandosi con pc o smartphone al canale della JDC sulla piattaforma “Loquis”.
In ottobre il canale podcast della JDC sarà presentato da “Loquis” al TTG travel Experience di Rimini; è già previsto uno sviluppo con ulteriori podcast, di cui uno sarà interamente dedicato ai bambini.
https://www.loquis.com/it/channel/122484/Il+golfo+di+Taranto+un+viaggio+tra+i+cetacei è il link con cui collegarsi al canale della JDC per ascoltare i podcast.
Annunciano l’iniziativa Cristian Iovino, direttore commerciale di Loquis, ha spiegato che “i podcast geolocalizzati del canale realizzato da “Loquis” per conto della JDC permettono una esperienza unica ai visitatori di Ketòs, regalando loro una “realtà aumentata audio” attraverso brevi racconti nei punti di interesse sul percorso, affiancandosi così alla “realtà aumentata video” già proposta in una sala dedicata dalla JDC; un podcast può essere ascoltato al punto di imbarco prima dell’uscita in mare, mentre altri due sono posizionati lungo la rotta dei catamarani in modo da essere ascoltati durante le escursioni in mare! Anche il pubblico lontano da Taranto, inoltre, avrà la possibilità di conoscere la JDC e i cetacei che studia nel Golfo di Taranto, una innovativa forma di promozione»
«I podcast prodotti da Loquis – ha poi detto Cristian Iovino – sono un moderno strumento di “Eduteinment”, ovvero di “intrattenimento educativo”, che permette di raggiungere anche un pubblico giovane che in larga parte fugge dalla lettura e dai vecchi metodi di informazione. Per questo in tutto il mondo moltissimi musei hanno abbandonato da tempo le tradizionali audioguide in favore dei podcast che permettono una gestione dell’hardware praticamente a costo zero, nonché la possibilità di aggiornare e creare nuovi contenuti proponendoli al pubblico in tempo reale».