E’ polemica in queste ore per una foto che circola sui social network su una pagina a difesa dei diritti dei diabili, in cui appare una macchina della Polizia di Stato del commissariato di Grottaglie, parcheggiata in un luogo non consentito, in questo caso non un posteggio riservato ai diversamente abili, ma a ridosso di un box auto privato munito di passo carrabile.
Di molto abile invece, c’è il fotografo da Pulitzer che ha prontamente scattato la fotografia, diffondendola sul web e fornendola ad una community che, con nobile spirito (questo è da riconoscere) denuncia tutte le soste selvagge in danno dei diritti dei diversamente abili.
Siamo fermamente convinti che i diritti dei diversamente abili vadano rispettati, così come sia un gran segnale di civiltà non invadere i posteggi a loro dedicati. Detto ciò – e la smentita è arrivata dal diretto interessato – i poliziotti non hanno parcheggiato lì (ricordiamo, davanti a un box e non in un posto dedicato ai disabili) per una pausa caffè o per fare la spesa, bensì erano impegnati in un intervento in soccorso ad un’anziana donna che in quel momento stava rischiando di essere vittima di una truffa e di un furto in casa che, se non avesse visto la prontezza dei poliziotti, magari avrebbe potuto registrare risvolti decisamente drammatici, come spesso accade in questi casi.
A smentire l’accusa di “l’inettitudine” agli agenti e a fare chiarezza sulla vicenda, è stato proprio il figlio dell’80enne soccorsa dalla polizia, il quale ha commentato: “Mi rincresce leggere delle notizie che addolorano quasi quanto l’episodio che ha allertato quella pattuglia. Per amore della verità e quale persona informata dei fatti vorrei approfittare di questo “inesatto post” per ringraziare di cuore gli agenti che con estrema rapidità e senso del dovere, hanno raggiunto l’abitazione di mia madre, vittima di un furto in casa da parte di tre personaggi che si aggiravano in via Madonna di Pompei. Oltre a raccogliere informazioni utili ai fini delle indagini, hanno tranquillizzato una donna di 80 anni seriamente provata dall’accaduto. Mi dispiace per la signora con carrozzino che ha dovuto aggirare la volante parcheggiata all’ingresso di un garage (non posto per disabili) , ma gli agenti non erano al bar (chiuso il mercoledì) ma nel vivo del loro lavoro. Grazie”.
Dunque, come abbiamo avuto modo di raccontare attraverso la testimonianza del figlio dell’anziana vittima, i poliziotti del Commissariato di Grottaglie, stavano facendo il proprio dovere e quando il dovere chiama, quando una persona è in pericolo, non c’è tempo per cercare un parcheggio, anche se in cambio poi si riceve fango. Ma chi scrive è convinta che aver tranquillizzato quella anziana donna e la sua riconoscenza per quell’intervento, sia così forte da cancellare ogni cosa, anche la più deplorevole: l’ingratitudine.