Qualche migliaio le firme raccolte finora nell’ambito dell’iniziativa che l’Unione Sindacale di Base porta avanti insieme all’associazione Iside. Questa mattina, nella fascia oraria che va dalle 5.30 alle 8.30, la raccolta firme è stata fatta davanti alle portinerie dello stabilimento siderurgico di Taranto. Dopo si è spostata all’interno, presso i cantieri ex Ilva in As.
Enzo Mercurio, coordinatore provinciale Usb Taranto: “Ci troviamo di fronte allo sciagurato atteggiamento di alcuni imprenditori che, potendo contare su risorse importanti, mettono in conto il fatto di dover pagare sanzioni per eventuali infortuni sul lavoro. Questo da parte di chi evidentemente non sente la responsabilità di dover osservare rigorosamente le norme previste per evitare incidenti e quindi conseguenze, a volte anche tragiche, per i dipendenti. Se aggiungiamo a questo lo stato, caratterizzato da fatiscenza e manutenzione assente, di alcuni luoghi di lavoro, come quello presso il quale ci troviamo ora, il risultato è inevitabile. Da qui la nostra determinazione a far introdurre il reato di omicidio e lesioni sul lavoro”.
Amedeo Zaccaria: “Proviamo a trasformare la rabbia che inevitabilmente ci portiamo dentro perché ci è stato sottratto in maniera violenta, un parente, nel mio caso un figlio. Proviamo a trasformarla in qualcosa di costruttivo. I lavoratori firmano perché sanno bene cosa significa essere senza tutele e conoscono molto bene purtroppo il dolore della perdita di un collega. Per questo motivo, firmano senza alcuna esitazione”.
Sarà possibile continuare a firmare anche online su https://leggeomicidiosullavoro.it