La crescita esponenziale del gaming mobile è sotto gli occhi di tutti: esperti del settore, appassionati al mondo dei videogiochi e semplici spettatori del fenomeno. Una delle ragioni sono presto dette: gli smartphone Android e Apple sono entrati prepotentemente nella quotidianità di una parte di popolazione sempre maggiore e molti di questi hanno al loro interno alcuni giochi, basilari, ma utili per avvicinare l’utente al mondo dei giochi. Con il progredire dei titoli e della loro complessità, a questo fenomeno si lega quello delle frequenze con cui è necessario aggiornare il proprio smartphone, requisito fondamentale per poter far sì che un videogioco funzioni in modo ineccepibile.
Maggiori sono le funzionalità del telefono, anche dal punto di vista della scheda tecnica, maggiori sono le performance che si traducono in migliore giocabilità. La crescita del mobile gaming si è fatta inarrestabile a partire dal lockdown imposto dal Covid-19: la chiusura simultanea in casa di una tale quantità di persone ha fatto sì che tutti o quasi si rivolgessero allo strumento per eccellenza che si ha nelle proprie abitazioni, il telefono cellulare. I numeri generati dal mobile gaming in quel frangente rappresentano un trend che si è poi stabilizzato negli anni successivi, evidenziando come sia una crescita a doppia cifra anche rispetto alle classiche console o i videogiochi per il computer.
Le cifre riportate dal rapporto di Deloitte a proposito dei Digital Consumer Trends sembrano essere incredibili ma sono un segnale chiaro della direzione intrapresa: fino ad ora il mercato Android e iOS per quanto riguarda i giochi vale 135,8 miliardi di dollari. Una crescita a doppia cifra che, secondo le stime, sarà presente almeno fino al 2025. L’Italia, in questo particolare settore, è tra i paesi che vanta uno tra i tassi di crescita maggiori, stabilmente oltre il 10%, traducibile in circa 1,7 miliardi di dollari.
Un incremento sensibile riguarda anche il numero di ore trascorse giocando online: sempre in riferimento al primo lockdown, il 24% degli intervistati stima di aver passato più ore a giocare. Si tratta di un aspetto tutto sommato plausibile dal momento che rimanendo confinati in casa le alternative non erano poi tante. Parlando però dei giochi più utilizzati, quelli di carte rimangono stabilmente ai primi posti. Il classico gioco della scala 40 online, così come la briscola o il poker, restano tra i più praticati e le alternative sono numerose anche riguardo a come farlo. Esistono infatti app rivolte unicamente a uno di questi giochi oppure piattaforme online che rimandano al gioco specifico se sì è interessati ad uno in particolare.
Sempre proseguendo nell’analisi del rapporto di Deloitte, lo smartphone si conferma il dispositivo preferito per il gioco: la media in Europa è pari al 24% del campione intervistato, con un boom vero e proprio in Cina con il 44%. Il colosso orientale è ai primi posti anche per quanto riguarda le vendite degli smartphone, con in testa Xiaomi e Huawei. Molto più indietro le console, che per quanto possano fornire una qualità del gioco molto maggiore, in alcuni casi è il costo elevato a scoraggiare gli utenti: sia per l’acquisizione dell’hardware stesso che per quanto riguarda i singoli giochi. Il problema economico non è secondario e non è un caso, per l’appunto, che su smartphone sono presenti una grande quantità di app scaricabili gratuitamente e per cui non è necessario alcun pagamento.
Un tratto importante da mettere in evidenza è quello relativo alle fasce d’età: a seconda di dove ci si colloca, è possibile trovare giochi caratteristici per quella fascia d’età. È il caso, ad esempio, della classe 25-34 anni, dove dominano i giochi casual. Quelli di carte invece restano saldamente al primo posto per quanto riguarda la fascia 45-54 anni. I più giovani sono invece attratti dalla categoria simulazione, con una crescita del 10% per quanto riguarda gli under 34.
Sempre ricollegabile a quest’ultima fascia d’età sono gli eSport. Un fenomeno in costante espansione che si basa sulla competizione, tra singoli o squadre, all’interno di tornei su scala internazionale, mettendo in contatto giocatori di tutto il mondo. Se all’inizio si riteneva che potessero essere una scommessa, la crescita dimostrata ha evidenziato come si tratti già di una solida realtà, con un aumento di pubblico a doppia cifra: +19%. Anche in questo caso, dalla ricerca Deloitte si scopre come sia lo smartphone lo strumento più usato per questa tipologia di contenuti, sia per praticarli che per assisterli attraverso le numerose dirette sui social dedicati, Twitch su tutti.