A seguito di una rapina in una sala slot a Taranto, il personale della Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari (emessa dal GIP di Taranto che ha accolto le risultanze investigative del Pubblico Ministero), nei confronti di un pregiudicato tarantino di 43 anni ritenuto presunto responsabile, insieme ad un complice, di una rapina ad una sala slot del centro cittadino commessa la mattina del 24 dicembre scorso.
Gli investigatori della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica di Taranto, sin dai momenti successivi alla rapina, avevano avviato meticolose indagini con il prezioso supporto delle immagini sia del circuito interno di videosorveglianza dei locali che di quelle di altre telecamere presenti nella zona.
Le indagini hanno permesso di raccogliere indizi utili a ritenere che il 43enne – già cliente della sala giochi – in quel frangente avrebbe approfittato dell’arrivo di una dipendente al momento dell’apertura per consentire l’ingresso alla seconda persona.
Dalla visione delle telecamere a circuito interno, si evidenzia la presenza dell’uomo, travisato da un cappuccio nero, il quale intima costringe la dipendente a farsi consegnare l’incasso, ammontante a circa 1.000 euro.
Nei momenti successivi alla rapina, i due, nonostante la ferma opposizione della donna che voleva chiudere la porta d’ingresso per non consentire la fuga, sarebbero riusciti ad uscire dalla sala slot, dileguandosi a piedi in direzioni opposte.
Dalla visione delle telecamere cittadine, sembra che i due si siano ricongiunti dalla parte opposta dello stesso isolato per poi allontanarsi a bordo di un’autovettura, risultata essere di proprietà proprio del 43enne destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare.
Sono ancora in corso le indagini per identificare il complice.
Resta ferma la presunzione di innocenza del 43enne.