Continuo a leggere di esponenti politici di centrosinistra che dichiarano che i giochi sono i nostri. Non hanno capito che i giochi non sono di nessuna parte politica ma dei cittadini e degli italiani che con i loro soldi pagano l’evento. Deve finire la politica che vede qualsiasi cosa come una proprietà privata.
Non esiste un diritto di prelazione su nessuna manifestazione o evento.
L’unica cosa che conta è che i fondi stanziati siano spesi per tempo e nel miglior modo possibile.
In realtà ciò che non va giù a chi invece a colpi di comunicati stampa cerca di istigare i cittadini e paventa come un errore il commissariamento dei giochi, è solo la paura di perdere il potere che sta intorno ai giochi.
Sono abituati a fare politica in questo modo ma questa volta
devono farsene una ragione, il dado è tratto.
Non possiamo perdere questa possibilità per interessi politici di qualcuno.
Il commissario che verrà nominato dal Governo, se sbaglierà avrà le stesse critiche se non peggiori di chi finora ha avuto la responsabilità dei giochi del Mediterraneo e sono convinto che tale scelta fiduciaria proveniente dal governo, in caso di necessità, porterà fondi aggiuntivi alla manifestazione e a Taranto.
Altra posizione ondivaga è quella del M5S, nella persona del Senatore Turco che prima auspica come soluzione il commissariamento e poi presenta un sub emendamento per annullarlo.
Ma ormai siamo abituati alle capriole del Movimento che cambia idea e pelle, peggio di un camaleonte, in base alle convenienze politiche.
Melucci ed Emiliano per non parlare di Turco e del M5S, hanno già dimostrato di non essere in grado di vincere questa partita.
Basta vedere come hanno gestito e gestiscono i fondi Cis, ex ILVA, dell’ospedale San Cataldo e della sanità pugliese.
Un festival del rendering e dei ritardi come per il San Cataldo (ricordiamo che Emiliano nel 2020 in piena campagna elettorale per le regionali aveva detto che l’ospedale sarebbe stato pronto in un anno dopo aver posato diverse volte la prima pietra) che porterà solo ad una Taranto che non c’è e che non ci sarà se si rimane inermi di fronte a questa inadeguatezza politica.
Pertanto il commissario è e rimane l’unica soluzione possibile al raggiungimento dell’obiettivo.
Taranto viene prima di tutto e tutti