I Servizi Sociali del Comune di Taranto chiamano a raccolta tutti gli operatori, i volontari, le associazioni e le cooperative di vario tipo e scopo che agiscono nel grande ambito del terzo settore, per venire incontro alle esigenze dei disagiati e degli emarginati.
A seguito dei precedenti incontri nella biblioteca comunale “Pietro Acclavio”, organizzati dall’assessore Gabriella Ficocelli nell’ambito della più ampia programmazione dell’amministrazione Melucci per conoscere e confrontarsi con il mondo del sociale e del volontariato, ne è stato previsto una altro più ristretto, riservato agli operatori che svolgono la loro attività di pronto intervento nei riguardi dei bisognosi. In particolari dei senza fissa dimora.
«Sono tante le storie quotidiane di interventi da parte degli operatori – le parole di Ficocelli – per sostenere, e possibilmente risolvere, le problematiche sociali complesse delle persone indigenti. Il panorama che ne è emerso è abbastanza sintomatico di una necessità di coordinamento trasversale che possa risultare più omogeneo e, quindi, più produttivo di risultati utili alla risoluzione dei problemi. In pratica è quanto mai auspicabile e necessario il coinvolgimento diretto anche di altri enti, dipartimenti e istituzioni pubbliche al fine di assicurare una migliore sostenibilità di interventi in favore di chi, per varie problematiche negative di vita, vive o, peggio, sopravvive in condizioni di forte emergenza sociale, economica e fisica».
Tra i partecipanti all’incontro è emersa subito la necessità di formare una vera e propria anagrafe delle fasce più deboli della popolazione, delle quali poter individuare i bisogni e le necessità, che sia sempre aggiornata e a disposizione degli operatori e volontari per i relativi interventi.
Per ottenere tale strumento conoscitivo, fatti salvi i dati coperti da privacy, sarebbe però opportuno il coinvolgimento anche di altre istituzioni territoriali che si occupano di sicurezza e sanità.Questo primo incontro, quindi, è risultato quanto mai positivo per attivare un percorso pragmatico di stretta collaborazione tra i vari attori dell’assistenza sociale, coordinati dall’assessorato competente, e per far nascere anche una cabina di regia.