Un’assemblea che ha coinvolto lavoratori e pensionati, dirigenti, Rsu, militanti di tutti i territori e cittadini per un lungo percorso di confronto teso a condividere le proposte per un’Italia più giusta e più solidale.
Così può essere sintetizzata l’assemblea della UIL svoltasi presso all’UCI Cinemas Showville di Bari giovedì 16 febbraio dal tema “Diamo voce al paese reale”.
Alla presenza del segretario generale nazionale PierPaolo Bombardieri e del segretario organizzativo nazionale e commissario straordinario UIL Puglia Emanuele Ronzoni, la lunga mattinata è stata scandita da interventi di delegati e delegate di tutte le categorie, che hanno aperto una lunga fase di confronto nei luoghi di lavoro e sui territori, per condividere con i lavoratori e le lavoratrici, con i pensionati e le pensionate, idee, temi e proposte per un Paese più giusto, più equo, più solidale, con il lavoro di nuovo al centro.
“Quella di ieri – ha commentato il Coordinatore generale UIL di Taranto Pietro Pallini – è stata solo la prima di una lunga serie di assemblee sui territori per dar voce a milioni di persone che vivono in grandissima difficoltà. Il territorio ionico ha risposto con una massiccia partecipazione: oltre 400 presenze su 1500 delegati. E non poteva che essere così date le numerose vertenze lavorative in atto e i numerosi problemi che affliggono il territorio da oltre un decennio.
Abbiamo toccato temi di grandissima attualità, temi del nostro territorio, e che hanno creato una grande consapevolezza: è il tempo di più fatti e meno parole.
Ancora una volta abbiamo ribadito al Governo di intervenire adesso e non poi sui salari e sulle pensioni, sul tema dell’evasione fiscale, sul rinnovo dei contratti di lavoro scaduti, sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Abbiamo chiesto a gran voce di appianare le disuguaglianze tra Nord e Sud e mettere tutti i cittadini nella condizione di pari diritti. Invece si discute di una autonomia differenziata che porterà il Paese nella direzione opposta.
La UIL, lo ribadiamo fermamente, non ha paura di perseguire le proprie battaglie. Fino alla fine del mese di giugno, saremo impegnati in un’azione sindacale di dialogo serrato con la nostra base per portare avanti le rivendicazioni delle lavoratrici, dei lavoratori, delle persone. Perché se c’è bisogno di alzare ancora di più la voce per reclamare i diritti, la UIL lo farà senza esitazione.