A Tecnopolis la Puglia turistica si è data appuntamento per trarre le conclusioni del progetto di cooperazione transnazionale CCI4TOURISM (Cultural and Creative Industries for Sustainable Cultural Tourism) finanziato dal Programma Interreg Adrion.
Un programma che ha visto la creazione di idee di impresa creativa al servizio del turismo e di 9 Creative Hub in altrettante organizzazioni partner di Italia, Slovenia, Croazia, Grecia, Bosnia ed Erzegovina e Serbia, ma anche un’occasione – come afferma dalla direttrice generale ed A.U. di Tecnopolis, Annamaria Annicchiarico – per fornire indicazioni e prospettive allo sviluppo economico dei territori grazie ad un mix di arte, cultura e turismo.
E l’incontro a Tecnopolis proprio a questo è servito, considerato che è lo stesso assessore al turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane, a sottolineare la necessità di un aggiornamento di quel Piano Strategico Puglia 365 che redatto nel 2016 aveva un orizzonte temporale di un decennio, ma che non aveva considerato i grandi eventi impattanti che abbiamo registrato negli ultimi anni, ovvero pandemia, crisi energetica e guerre.
Non a caso nel corso delle sessioni dell’incontro intitolato “Arte, Cultura, Creatività e Turismo: il nuovo paradigma che accelera le economie dei territori”, ci sono state anche le best practice e le testimonianze di aziende culturali e turistiche che sono riuscite a scavalcare l’onda della crisi, grazie ad interventi di rivoluzione digitale e di forte innovazione di processo e di prodotto.
Abbiamo sentito la necessità di riguardare il Piano Strategico 365 e pensare a quale sarà la Puglia turistica del 2030 – ha detto l’assessore al turismo della Regione Puglia, Lopane – guardando a internazionalizzazione, allungamento della stagionalità, qualificazione dell’offerta ma anche formazione di nuove figure professionali, e modello di governance.
La Puglia da questo punto di vista non parte da zero e i numeri parlano chiaro.
Nel Piano Strategico varato nel 2016 ci ponevamo l’obiettivo di raggiungere le 15 milioni di presenze turistiche nel 2025. Abbiamo fatto prima – dichiara ancora Lopane – e già nel 2019 avevamo registrato questo dato. Ora si tratta di comprendere, anche grazie a contributi come questo, in che maniera allunghiamo l’offerta stagionale della nostra regione e come continuiamo a far crescere la presenza di turisti stranieri, considerato che già che nei mesi tra giugno e ottobre 2022 la curva di internazionalizzazione era passata dallo standard 25% a un 50% di turisti stranieri in più.
Un lavoro in costante crescita che il D.G. dell’Agenzia regionale ASSET, Elio Sannicandro, ha confermato essere basato su contributi multidisciplinari e un sistema di attrattori integrati capaci di mettere assieme ad esempio l’offerta standard, con il lavoro che si sta compiendo in questi anni con il recupero di antichi borghi o destinazioni-evento come Taranto che nel 2026 ospiterà la ventesima edizione dei Giochi del Mediterraneo.
Orizzonti e prospettive che cambiano – dichiara Elio Sannicandro – anche grazie al lavoro di programmazione che stiamo compiendo attraverso il Just Transition Fund.
La Puglia, dunque, si muove attraverso i territori e nel confronto serrato con la filiera, ma anche in un rapporto sempre più costruttivo con le Università che sviluppano nel settore attività di ricerca.
E’ il caso del progetto che ha riguardato un nuovo cammino tra fari e torri costiere tra Adriatico e Tirreno, presentato dal prof. Michele Montemurro del Politecnico di Bari.
Siamo in una fase di completamento del percorso di studio che ha visto anche la realizzazione di tre laboratori di laurea che si sono occupati di queste importanti pietre miliari dei territori – ha spiegato il prof. Montemurro – e il primo dei sei fari che traccerà la rotta sarà la Torre San Felice di Vieste.
Il cammino tra fari e torri costiere andrà ad arricchire l’offerta pugliese che ha già censito tratturi, case consolari, percorsi di fede e cammini storici.
In tal senso si inquadra anche il prossimo progetto Interreg Italia-Croazia portato avanti da Tecnopolis, che proprio nell’ambito dei cammini, come annunciato da Davide De Nicolò, responsabile area progetto di Tecnopolis pst, prevederà anche una study visit e una journalist visit, nei borghi della Puglia meno nota come Accadia in provincia di Foggia.