Sui primi contrafforti della pre-murgia tarantina a circa 9 chilometri dalla città di Taranto, l’antica borgata e ora comune autonomo di Statte, organizza la sua rinascita puntando su un parco progetti che sarà la pietra fondativa delle prossime risorse del PNRR.
Una delle punte di diamante di questa nuova progettualità riguarda la lama del “Canale della Zingara”, una piccola gravina di circa 10mila metri quadrati che attraversa ancora oggi tutto il paese e che rappresenta anche il primo insediamento abitativo (grotte e piccole abitazioni) di quel territorio.
Statte con i suoi uffici tecnici è riuscita in questi anni a intercettare numerose risorse economiche – spiega il sindaco di Statte, Francesco Andrioli – cifre a volte anche molto importanti, e pertanto malgrado questo intervento non sia il più esoso, parliamo di un costo stimato che si aggira attorno ai due milioni e mezzo di euro, si tratta certamente di un’azione destinata a recuperare l’identità locale dopo anni di oblio.
E’ per questa ragione che il Comune di Statte ha bandito un concorso di progettazione di 2 gradi: uno strumento amministrativo messo in atto dal Settore Assetto del Territorio e Sviluppo Economico, che prevede numerosi adempimenti tecnici e burocratici, ma che consente all’ente, mediante una commissione di esperti sul tema, di scegliere, tra una pluralità di proposte, il miglior progetto per la realizzazione di quello che nell’intenzione dell’amministrazione dovrà diventare un vero e proprio asse polivalente di rigenerazione del Centro Storico.
Un lavoro di recupero anche di quelle tracce perse nella memoria a causa di una forte antropizzazione, dell’incuria e dell’abbandono.
Dalle necropoli del 300 a.C., passando per il periodo della civiltà rupestre e fino all’epoca basso medievale, Statte vuol tornare a raccontare la sua storia.
L’obiettivo del concorso – ci spiega ancora il sindaco – è quello di avere una visione strategica di quello che potremo realizzare in questo contesto dopo la sua rigenerazione, avendo un progetto che sia in grado di riqualificare l’intera zona, definire percorsi tematici, rendere accessibile e fruibile tutta la gravina anche attraverso la creazione di affacci e di itinerari storico/naturalistici che mettano in evidenza le peculiarità di questi luoghi unici, favorendo, altresì, la riconversione in chiave turistico-ricettiva, in sinergia con altre azioni già poste in essere dall’ente quali, ad esempio, l’aver azzerato il costo di costruzione per tutti gli interventi ricadenti nel Centro Storico.
Insomma un cambio di passo per il Comune di Statte che non vuole più essere periferia industriale della provincia tarantina, ma ambisce anche alla creazione di una fruizione turistica, culturale e naturalistica dei luoghi, grazie a un concorso di progettazione che sfruttando fondi stanziati dall’Agenzia per la coesione territoriale, mette a disposizione dell’intervento oltre 75mila euro.