Ha votato il 52,13% degli elettori alle comunali di Taranto, una delle grandi città al voto. Rispetto alle elezioni del 2017, sono più di 6 punti percentuali in meno. Allora votò il 58,52% degli aventi diritto. Ieri, su 163.778 elettori, si sono recati alle urne (191 le sezioni allestite) in 85.371. Lo scatto in termini di affluenza si è avuto dopo le 19. La penultima rilevazione aveva invece registrato un’affluenza del 34,63%. A Taranto i candidati sindaco in corsa sono 4: Rinaldo Melucci, del Pd, sindaco uscente, a capo della coalizione “Ecosistema Taranto” fatta da 11 liste, con Pd, M5S, Verdi, Psi-Pri e varie civiche di area progressista; Walter Musillo, ex segretario del Pd negli anni passati, che guida la “Grande alleanza per Taranto” tra centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, che però è presente col nome “Prima l’Italia) e varie civiche. Gli altri due candidati sindaco sono poi Massimo Battista, ex M5S, con tre liste a supporto, e Luigi Abbate, anch’egli con 3 liste sostenitrici. Rispetto alle elezioni del 2017, Taranto ha circa 4mila elettori in meno. I candidati al Consiglio comunale, 32 seggi, sono poco più di 800 distribuiti complessivamente in 27 liste. A Taranto, per le dimissioni anticipate a novembre 2021 di 17 consiglieri su 32, tra maggioranza e minoranza, c’è attualmente un commissario in Municipio: il prefetto Vincenzo Cardellicchio.