È fresca fresca, come diciamo a Taranto. Parliamo della newsletter della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che ieri avrebbe dovuto tenere un pubblico comizio a Taranto in sostegno al candidato sindaco di centrodestra, ex segretario provinciale del PD, Walter Musillo.
La “Gazzetta Tricolore”, newsletter del partito della Meloni, è arrivata puntuale ieri, alle 18.07, con una immagine ben piazzata in apertura. Giorgia Meloni che regge un cartello con su scritto: “Sempre dalla stessa parte. Mai col PD, mai coi 5 Stelle”.
L’immagine rimanda a un articolo pubblicato sul sito La Voce del Patriota, in cui si parla di trappole di giornaloni, disinnescate dalla Meloni che, dopo le fallimentari esperienze con governi giallo rossi e giallo verdi, vede nel tricolore dei patrioti l’unica soluzione per la nazione in vista del 2023.
Come riporta l’editoriale pubblicato sul periodico su menzionato, Giorgia Meloni ha detto: «In un tempo nel quale si pensa che la parola data non conti più nulla e in cui i partiti cambiano idea e opinioni sui propri avversari in base a poltrone e interessi, c’è Fratelli d’Italia che è rimasta sempre dalla stessa parte. Le ricostruzioni giornalistiche possono immaginare quello che vogliono, ma niente cambierà mai quello che pensiamo: mai con la sinistra, mai col M5S».
Vorremmo dire a Giorgia Meloni che a Taranto è successo esattamente l’opposto. Ma questo la Meloni lo sa bene.
Ci viene da pensare dunque, che siano questi i reali “motivi personali” alla base dell’assenza della Meloni a Taranto. Sarebbe stato sicuramente non in linea con “l’idea nazionale” appoggiare un candidato sindaco ex segretario provinciale del Partito Democratico che nonostante tutto, continua a professarsi uomo di sinistra, ma corre per la poltrona tra le file della destra.
E poi, cosa dire ai tarantini in tema di Ilva, ambiente, fondi e bonifiche? Mossa troppo azzardata, meglio non rischiare. Questo la dice lunga politicamente, sulla considerazione che a livello centrale il partito abbia nei confronti della Grande Alleanza tarantina. Non venire a Taranto è stato coerente, a differenza di quanto ha fatto Forza Italia.
E a tal proposito, in compenso, Taranto si è (s)fregiata della visita di Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, che è venuto a parlarci di futuro legato all’acciaio, a pochi giorni da una importante manifestazione che quell’acciaio lo ripudia perché sta ammazzando Taranto e i tarantini, offendendo per l’ennesima volta una città che fa i conti da anni con il ricatto salute – lavoro.
Nulla di personale contro Walter Musillo che è una bravissima persona, ma la critica politica è sacrosanta e doverosa, soprattutto quando ci sono di mezzo le sorti di una città martoriata da cui dipendono anche quelle della provincia.