Assolutamente fuori dal contesto che noi invece viviamo quotidianamente. Così possiamo definire le dichiarazioni rilasciate alla stampa ieri dal Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti che parla di aumenti di produzione e di stabilimenti che devono essere portati avanti. A quale costo? In quali condizioni?
Il Ministro conosce benissimo questa vertenza ed il gravissimo stato delle cose, ma preferisce non intervenire e voltarsi dall’altra parte, mostrando grande irresponsabilità. Questo il quadro: situazione assolutamente precaria e pericolosa per i lavoratori, in cui versano gli impianti dell’acciaieria, e pesante carico di fatture non pagate da Acciaierie d’Italia alle aziende dell’appalto che, nel caso delle monocommittenti, mette a rischio la continuità e la sopravvivenza delle attività. Intanto a soffrire maggiormente è, come sempre, l’anello debole della catena: i lavoratori che di conseguenza, non vengono pagati, come nel caso dell’appalto, o vengono messi in cassa integrazione, nel caso invece dei dipendenti diretti.
La situazione è del tutto fuori controllo, considerate anche le dimissioni di vari elementi all’interno del cda di Acciaierie d’Italia.
Dalle parole di Giorgetti trapelano menefreghismo e gravissime responsabilità, anche perché inoltre continua a non convocare le organizzazioni sindacali. Con queste dichiarazioni rivela un atteggiamento inaccettabile, tutto quello che mai ci aspetteremmo dal Ministro di un Governo che dice di avere a cuore le sorti di questo territorio.