Vicinanza alla famiglia e un forte in bocca al lupo al giovanissimo castellanetano che, nella notte, dopo essere stato aggredito da un cinghiale, è stato operato d’urgenza per le ferite riportate.
Cia Agricoltori Italiani Puglia, Area Due Mari Taranto-Brindisi, esprime la propria solidarietà al quattordicenne di Castellaneta Marina che, mentre giocava a pallone con i suoi amici nei pressi della propria abitazione, è stato aggredito e morso da un cinghiale adulto; il ragazzo, che ha subito lesioni importanti alla mano sinistra, è stato operato stanotte nel Policlinico di Bari.
«I cinghiali sono sempre più numerosi e stanno causando decine di incidenti – ha sottolineato Vito Rubino, direttore di CIA Due Mari – Sono animali voraci e aggressivi che, muovendosi in branchi, hanno la capacità di danneggiare e distruggere interi campi coltivati».
«Adesso, oltre ai danni alle colture, registriamo aggressioni alle persone o addirittura, come in questo caso, ai nostri bambini – ha ribadito Rubino – La situazione non può più essere sottovalutata, in quanto si tratta di una vera e propria emergenza. Negli ultimi trent’anni le specie animali della fauna selvatica sono cresciute notevolmente dal punto di vista numerico, creando una situazione pericolosa e insostenibile. È importante agire subito per scongiurare che possa accadere l’irreparabile».
«Lo chiediamo a gran voce da tempo: occorre costituire una task-force regionale, affinché si giunga all’abbattimento selettivo e controllato dei capi – ha dichiarato il presidente CIA Due Mari Pietro De Padova – In alternativa possono essere utili la sterilizzazione degli stessi e l’eventuale realizzazione della filiera della carne di cinghiale. Ormai assistiamo a uno strano fenomeno che, a nostro avviso, deve farci riflettere: un eccesso di protezione verso la specie animale e la sottovalutazione dei pericoli verso l’uomo e l’agricoltura che il proliferare di certe specie sta determinando. Alla famiglia va la nostra totale vicinanza, al ragazzo auguriamo una pronta e completa guarigione».